VICENZA. Sta scontando una condanna agli arresti domiciliari, un beneficio che le è stato concesso dal giudice per motivi di salute. Anziché espiare la pena rigando dritto, Patrizia Major, nomade di 54 anni già nota alle cronache, ha però lasciato la sua roulotte parcheggiata nel campo di viale Cricoli per andare a commettere un furto, ma è stata scoperta. Nonostante i suoi precedenti guai con la legge, è comunque riuscita a evitare ancora una volta di finire dietro le sbarre di una cella.
IL FURTO. La vicenda accaduta venerdì pomeriggio è identica a un altro fatto di cronaca avvenuto il giorno di San Silvestro che aveva come protagonista un’altra residente di viale Cricoli, Leslie Floriani, pure lei evasa dai domiciliari per andare a rubare un vestito per il marito e colta sul fatto. A differenza della “vicina di casa”, Major ha preso di mira il supermercato Famila nella galleria di Parco Città. Secondo la ricostruzione della questura, è entrata nel punto vendita verso le 19 e ha cominciato a saccheggiare gli scaffali. La razzia non è però passata inosservata a uno degli addetti alla sicurezza. Che da quel momento non le ha più staccato gli occhi di dosso.
LA REFURTIVA. Qualche minuto dopo, la donna è andata alla cassa e ha pagato con 10 euro qualche confezione di cibo. Dopodiché, ha fatto per uscire ma è stata bloccata dalla guardia giurata. Il vigilante le ha chiesto di mostrare cosa aveva nella borsa, scoprendo così che stava nascondendo generi alimentari e prodotti cosmetici per un valore di circa 100 euro. A quel punto, dal supermercato è partita la telefonata al 113.
LA DENUNCIA. Alla vista degli agenti delle volanti Major si è subito mostrata insofferente: «Tanto non mi fate niente. Mi conoscete già, non rompetemi le p...», ha detto agli uomini della questura. Che l’hanno portata in viale Mazzini e hanno informato il pubblico ministero Serena Chimichi. Considerando che la merce rubata non era stata danneggiata, il magistrato ha deciso che la donna poteva cavarsela con una denuncia per furto e per evasione. E così, la Major è potuta tornare nella sua roulotte. È però stato informato il giudice di sorveglianza, che valuterà se revocare alla donna il beneficio dei domiciliari.