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Caldogno

Barriera a nord
Un terzo bacino
contro le alluvioni

Nicola Negrin Prima Caldogno, poi viale Diaz e infine Motta di Costabissara. Il Genio civile aggiunge una nuova barriera per difendere il territorio vicentino dal rischio idraulico. Mentre il 2015 si...
Il bacino di Caldogno sarà operativo a fine anno: nell’immagine il cantiere e le opere di presa. CISCATO
Il bacino di Caldogno sarà operativo a fine anno: nell’immagine il cantiere e le opere di presa. CISCATO
Bacino Caldogno, sopralluogo assessore Bottacin (Stella)

Nicola Negrin

Prima Caldogno, poi viale Diaz e infine Motta di Costabissara. Il Genio civile aggiunge una nuova barriera per difendere il territorio vicentino dal rischio idraulico. Mentre il 2015 si appresta a diventare l’anno dell’invaso da 3,8 milioni di metri cubi di acqua e il 2016 sarà il momento della cassa di laminazione accanto alla base militare, dal 2017 Vicenza potrebbe avere (il condizionale è ancora d’obbligo, visto che manca il finanziamento) una nuova arma per difendersi dalle alluvioni: un bacino di laminazione da 13 milioni di euro da realizzare a Costabissara lungo l’Orolo.

IL SOPRALLUOGO. L’annuncio porta la firma di Tizano Pinato, direttore della sezione Difesa del suolo della Regione che nella giornata di ieri si è recato in sopralluogo, con l’assessore all’ambiente e alla protezione civile Gianpaolo Bottacin, al cantiere del bacino di Caldogno che ha da poco compiuto un anno di attività. «Questa - dichiara Pinato - è la prima grande opera che permetterà di mettere in sicurezza il territorio vicentino. Ma non ci fermeremo qui. Sappiamo bene che la provincia di Vicenza è una delle zone più piovose della regione. E per questo ci siamo già attivati con altri progetti. Non solo con l’invaso di viale Diaz». (...)

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