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La storia

Dopo lo schianto
una cura vicentina
per la campionessa

IL VIDEO DEL TERRIBILE INCIDENTE
Sophia Floersch e Luigi Poli con il dispositivo medicale
Sophia Floersch e Luigi Poli con il dispositivo medicale
F3, terribile incidente per Sophia Floersch (video Twitter)

Da Vicenza a Monaco, per aiutare Sophia. Sophia è Sophia Floersch e se il suo nome magari non dice molto ai digiuni di automobilismo, le immagini dello spaventoso incidente avvenuto lo scorso 18 novembre sul circuito del Gran Premio di Macao sono, di certo, ancora negli occhi di tutti (GUARDA IL VIDEO).

 

E oggi, a quasi due settimane dal terribile schianto che ha tenuto con il fiato sospeso il mondo intero, la giovane pilota tedesca che sta conducendo un'altra gara, quella per recuperare e poter così tornare a rincorrere i suoi sogni in pista, può contare su un inatteso contributo berico. Ad accompagnare la diciottenne (ha tagliato il traguardo della maggiore età sabato 1 dicembre, ndr), nella difficile riabilitazione, c'è infatti anche un'azienda vicentina, la "Amel medical".

La ditta, specializzata in apparecchi medicali e dispositivi per la magnetoterapia, con sedi legali e operative a Thiene e San Pietro in Gu, è infatti al fianco della promettente sportiva del team Van Amersfoort Racing da quando, dopo la grande paura, è cominciato l'iter per riconquistare funzionalità e forma fisica. Porta la firma "Amel" lo strumento "Magnetology medical system" prescritto alla ragazza dal dottor Riccardo Ceccarelli, medico specialista in medicina dello sport e fondatore del Centro studi Formula medicine di Viareggio, che lo ha "ordinato" per ridurre i tempi di guarigione grazie all'utilizzo della scienza che sfrutta i campi magnetici, in grado di attenuare il dolore e accelerare la ricomposizione di fratture e lesioni muscolari. La "cura vicentina" fa parte dunque del pacchetto di trattamenti a cui Sophia si sta sottoponendo nella sua Monaco dove è tornata dopo aver superato il lungo intervento chirurgico per la lesione alla vertebra cervicale. Un danno molto serio ma che, riguardando i filmati, ha quasi del miracoloso, pensando a quello che, ben più grave, sarebbe potuto succedere. E invece, fortunatamente, «non vedo l'ora di ricominciare», sole state le prime parole della giovane pilota non appena dimessa dall'ospedale. Un desiderio che l'azienda guidata da Luigi Poli promette di mantenere grazie al dispositivo "Magnetology", recapitato direttamente a casa della famosa paziente.

 

Proprio il titolare si è recato personalmente in Germania per consegnare l'apparecchiatura, messa a punto nei laboratori vicentini. «Quando avevo visto il terrificante video dell'incidente mi ero molto rattristato e avevo temuto il peggio, come tutti - racconta Poli -. Così non appena ho saputo che non solo era uscita viva da quello schianto pazzesco ma aveva anche manifestato la volontà di recuperare il prima possibile ho subito pensato che la nostra tecnologia, messa a punto proprio per contrastare i dolori e i danni osteoarticolari-tendinei, avrebbe fatto al caso suo». Per "Amel medical" una duplice soddisfazione, «umana, prima che professionale». Tra i fedelissimi della magnetoterapia c'è anche l'ex campione del mondo di ciclismo Francesco Moser, che oggi se ne serve per contrastare gli acciacchi dell'età. Grazie all'intervento della Fondazione San Bortolo, inoltre, il reparto di Riabilitazione è oggi dotato del medesimo dispositivo portatile.

Giulia Armeni

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