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Vicenza

Deputato in tv
«Cerco di portare
a casa 3000 euro»

Dino Secco in diretta a "Nemo"
Dino Secco in diretta a "Nemo"
Dino Secco in diretta a "Nemo"
Dino Secco in diretta a "Nemo"

Un bed & breakfast da 70 euro a notte, con il divano in finta pelle, la carta da parati dalle tinte pastello, la doccia incrostata di calcare. E dire che fino a sei mesi fa presiedeva il consorzio turistico “Vicenzaè”. Dino Secco, deputato di Forza Italia, ha aperto le porte del suo alloggio romano alle telecamere di Rai2, protagonista giovedì in prima serata di “Nemo”, la trasmissione condotta dall’ex Iena Enrico Lucci (GUARDA IL VIDEO). Il titolo del servizio era questo: “Vitalizi: ecco il parlamentare più povero”. A monte c’era la classifica dei redditi di deputati e senatori diffusa tre settimane fa, in cui Secco occupa l’ultimo posto con 40 mila euro di reddito. La cifra è riferita al 2015, quando ancora non sedeva sugli scranni di Montecitorio per essere subentrato a Giancarlo Galan ed era il capo di gabinetto della Provincia.
Secco racconta la sua condizione: in aspettativa dal Comune di Bassano, <TB>quindi senza stipendio né contributi, che deve versarsi da solo per non lasciarsi alle spalle un buco di circa dieci mesi. Con un pennarello rosa scrive su un foglio il suo profilo retributivo: 5 mila euro al mese di stipendio da parlamentare, a cui si sommano 6 mila euro di indennità, a cui bisogna sottrarre gli autocontributi e i costi sostenuti per l’attività istituzionale e politica. Morale: «Io cerco di portare a casa 3 mila euro». 
 

 

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