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Vicenza

Decuplica la multa
per i vandali
dei graffiti

L’affresco imbrattato nell’edicola del tempio di S. Lorenzo
L’affresco imbrattato nell’edicola del tempio di S. Lorenzo
L’affresco imbrattato nell’edicola del tempio di S. Lorenzo
L’affresco imbrattato nell’edicola del tempio di S. Lorenzo

«Vandali, ignoranti e delinquenti», per utilizzare le parole del sindaco Achille Variati, sono avvisati. D’ora in poi chiunque sarà beccato a imbrattare un monumento o un muro con una bomboletta spray verrà sanzionato con una multa da 500 euro (quasi un milione di lire). Un duro colpo per chi fa dello sporcare la città il proprio divertimento. Peccato, però, che infliggerlo non sarà così facile per l’amministrazione comunale che in 16 anni è riuscita a staccare solamente 15 verbali nei confronti di vandali della bomboletta.

Achille Variati l’aveva annunciato il 10 agosto, dopo aver visto quelle immagini dell’affresco imbrattato a San Lorenzo. «Chi deturpa la città con scritte è un vandalo, chi imbratta opere d’arte è un delinquente», aveva tuonato il sindaco che aveva inoltre annunciato il pugno di ferro: «Abbiamo presentato una denuncia contro ignoti e le sanzioni passeranno da 50 a 500 euro, per chi imbratta i muri della città».

Detto, fatto. Nella giornata di ieri la giunta, a seguito dei recenti episodi di imbrattamento con spray nero dell’affresco nell’edicola esterna del Tempio di San Lorenzo «e alla ripetizione dell’imbrattamento sempre con scritte spray sulla parete esterna del Duomo» ha deciso di decuplicare la multa. «L’aumento della sanzione, che passa da 50 a 500 euro, riteniamo sia indispensabile per contrastare un fenomeno che si sta ripetendo con maggior frequenza - spiega l’assessore alla sicurezza Dario Rotondi - e ci auguriamo che portando la sanzione al massimo previsto dalla legge e quindi con l’aumento della percezione di punibilità, i casi di imbrattamento si riducano». Pizzicare i vandali, però, non è così facile. È sufficiente pensare che in 16 anni sono state staccate solamente 15 contravvenzioni. «Per riuscire ad individuare il colpevole degli scempi - prosegue Rotondi - chiedo la collaborazione dei cittadini affinché segnalino episodi di tal genere immediatamente, prima che vengano cancellate le immagini delle telecamere, che rimangono in memoria per sette giorni. In questo modo sarà possibile aumentare le opportunità di rintracciare il colpevole, utilizzando le telecamere installate».

La sanzione di 500 euro sarà successivamente inserita nel regolamento di polizia urbana. Al momento è regolata da un’ordinanza. NI.NE.

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