VICENZA. Negli ultimi 10 anni, le famiglie vicentine hanno preferito tirare la cinghia. O meglio, hanno selezionato accuratamente i settori sui quali puntare per gli acquisti, trascurandone altri. In un decennio la spesa è aumentata di appena il 7 per cento, passando da 14 miliardi di euro sborsati nel 2007 a poco più di 14,7 miliardi del 2016. A far la parte del leone sono stati i consumi per i prodotti alimentari, che hanno fatto registrare un +15%, a scapito invece di articoli d’abbigliamento e calzature. A sottolinearlo è uno studio realizzato dalla Confesercenti del Veneto centrale, sezione nata dalla fusione tra quelle di Vicenza e Padova.
Sicuramente ad aver condizionato le tasche dei consumatori è stato il settore che ha vissuto la crescita più impetuosa: quello degli affitti delle abitazioni. Le spese delle famiglie per i canoni di locazione delle rispettive case sono schizzate verso l’alto del 40 per cento, la crescita più alta in Veneto.