VICENZA. Quel cimitero non ha i requisiti per essere adibito a cimitero. Il paradosso è servito in un camposanto che da oltre mezzo secolo è caduto nell’oblio e che si trova a pochi passi dal “fratello maggiore”. È il cimitero acattolico di via Fratelli Bandiera: un monumento vincolato dalla Sovrintendenza che da qualche decennio (precisamente 61 anni) non è più utilizzato per lo scopo iniziale: le sepolture. L’ultima risale al 1956: Ermes Jacchia, commercialista ed editore, amico di Neri Pozza. Da allora più niente. Nel corso degli anni sono cambiate le normative e allo stato attuale quel camposanto non è in possesso dei requisiti igienico-sanitari per poter ricavare tombe. Nemmeno il terreno e la falda sono a norma. Impossibile, dunque, utilizzarlo nuovamente. Da qui l’idea, ancora in fase embrionale: realizzare un parco.