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Fino al 26 agosto

Chernobyl, mostra
multisensoriale
arriva a Vicenza

Oltre 4mila metri quadrati di esposizione all'ex caserma Borghesi di Borgo Casale
La ricostruzione di un'aula nella città di Pripyat. COLORFOTO
La ricostruzione di un'aula nella città di Pripyat. COLORFOTO
Mostra "Il silenzio assordante di Chernobyl" (COLORFOTO)

VICENZA. Sarà la più grande mostra realizzata in Italia sul disastro nucleare di Chernobyl. Dal 17 febbraio al 26 agosto il più grave incidente nucleare della storia verrà riproposto in città all'ex caserma Borghesi di borgo Casale. "Il silenzio assordante di Chernobyl", questo il titolo, rimbomba ancora di più all'interno luogo scelto, il vecchio comando provinciale dell'Esercito chiuso dal 1996, il cui pavimento è stato ricoperto da foglie secche, pallini di polistirolo e frammenti come se fosse «Volevamo simulare le sensazioni provate da chi cammina a Pripyat, la città fantasma a tre chilometri dal reattore nucleare» spiega il presidente dell'associazione "I luoghi dell'abbandono" Devis Vezzaro, che conta un centinaio di iscritti impegnati a documentare e ad accendere i riflettori sugli edifici consegnati al degrado per una rivalutazione storica e culturale.

La mostra comprende 4 mila metri quadrati di esposizione, 1.500 metri lineari di percorso, più di 40 stanze allestite, con 400 foto, documenti, 20 proiezioni video, oggetti dell'epoca, suoni, odori, luci, nove proiezioni video e cartellonistica di approfondimento, cronistoria, comprese le prime pagine del Giornale di Vicenza dell'epoca dell'incidente, avvenuto nell'allora Unione Sovietica (oggi Ucraina) il 26 aprile 1986, anche se le notizie iniziarono a diffondersi solo nei giorni successivi dopo che l'allarme sulle radiazioni fu lanciato dalla Svezia.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dal 17 febbraio al 26 agosto dalle 14 alle 20, con ultimo ingresso alle 18 (biglietto 8 euro, gratis per bambini fino a 10 anni e per persone con disabilità) e al mattino per le scolaresche su prenotazione.

P.MUT.

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