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Vicenza

Cent'anni dopo
trova la tomba
dello zio caduto

Uno scorcio della sezione militare del cimitero a Bucarest
Uno scorcio della sezione militare del cimitero a Bucarest
Uno scorcio della sezione militare del cimitero a Bucarest
Uno scorcio della sezione militare del cimitero a Bucarest

VICENZA. Cent'anni per scoprire la verità: per sapere che quel prozio scomparso durante la Prima Guerra Mondiale era caduto a millecinquecento chilometri da casa, in Romania, laddove c’è ancora una tomba a ricordarlo. Solo che nessuno, in famiglia, lo aveva mai saputo. È la storia di Vittorio Tonello, vicentino di Montegaldella, portata alla luce nei suoi reali contorni quasi un secolo dopo, grazie alla tenace ricerca del suo pronipote Angelo, 25 anni, studente di Ingegneria residente a Vicenza nel quartiere dei Ferrovieri. «Mio prozio - racconta Angelo Tonello - era stato dato per disperso dopo la battaglia di Caporetto. La sua famiglia non ha più avuto notizie di lui per il resto dell’esistenza». E nessuno, poi, aveva voluto più indagare. Lo ha fatto il giovane vicentino, a partire dal 2010, riannodando faticosamente il filo di una storia perduta, tra documenti mancanti e burocrazia. Una storia che lo ha portato da Vicenza a Roma, a bussare alle porte dei Comuni e del ministero della Difesa, per scoprire pochi mesi fa che quell’antenato era morto pochi mesi dopo la cattura, nel febbraio 1918, in Romania. «La sua tomba è a Bucarest: l’ho trovato ma senza internet non ci sarei mai riuscito», dice il pronipote. Oggi a Palmanova sarà consegnata una medaglia alla sua memoria.

Marco Scorzato

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