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Da Vicenza a Palermo

Catena di trapianti
grazie a donatore
samaritano vicentino

L'ospedale San Bortolo di Vicenza da dove è partita la catena
L'ospedale San Bortolo di Vicenza da dove è partita la catena
Catena di trapianti tra 5 coppie di pazienti

VICENZA. Sono già tre, ma potrebbero diventare cinque a breve, le catene di trapianti effettuate a partire da donatore samaritano, cioè da una persona che decide di donare un rene a sconosciuti. Lo ha annunciato Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti, durante la presentazione dei dati sull’attività del 2016.

La donazione a catena prevede che un paziente che ha un donatore, di solito un familiare, che non è compatibile doni il rene a un altro che invece può riceverlo, ricevendolo a sua volta da chi è nella stessa situazione. L’ultima effettuata in ordine di tempo, fra dicembre e gennaio, ha spiegato Costa, è partita da un panettiere di Vicenza che con un atto di grande generosità ha voluto donare il proprio rene in maniera incondizionata. Grazie a quel rene si è così messo in moto un processo a catena che ha consentito a cinque coppie (donatore-ricevente), residenti in Toscana, Emilia Romagna e Sicilia, incompatibili tra di loro, di eseguire il trapianto da donatore vivente "scambiandosi" il rene del rispettivo donatore. 

«La procedura ha interessato i centri di Pisa, Palermo e Parma. Abbiamo altri samaritani che stanno arrivando, uno dalla Sicilia e uno ancora da Vicenza».

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