VICENZA. Una fogna a cielo aperto. L’affermazione suona spesso come un’esagerazione. Eppure ci sono casi, sono circa 1.700 tra città e comuni contermini, in cui parlare di “fogna a cielo aperto” non è un modo di dire ma è la descrizione, più o meno esatta, di quanto sta ancora accadendo. Gli scarichi fognari di migliaia di abitanti non si dirigono verso un qualsivoglia depuratore ma finiscono direttamente nei fiumi della città: Astichello, Bacchiglione e Retrone. «Anni fa - ammette il direttore di Acque Vicentine Fabio Trolese - erano 25 mila ma adesso siamo riusciti a ridurli quasi completamente. Manca solamente un 10 per cento degli utenti e tutti saranno collegati entro il 2020".