<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

Caccia al profugo
con un’accetta
Giovane fermato

Un gruppo di migranti  davanti all’hotel Adele in via Medici dove sono ospitati i richiedenti asilo in attesa dell’audizione in commissione
Un gruppo di migranti davanti all’hotel Adele in via Medici dove sono ospitati i richiedenti asilo in attesa dell’audizione in commissione
Un gruppo di migranti  davanti all’hotel Adele in via Medici dove sono ospitati i richiedenti asilo in attesa dell’audizione in commissione
Un gruppo di migranti davanti all’hotel Adele in via Medici dove sono ospitati i richiedenti asilo in attesa dell’audizione in commissione

Andava a caccia di profughi e immigrati con un’accetta in mano e troppo alcol in corpo. L’altra sera un vicentino, di 23 anni, ha seminato il panico nella zona tra il Coespu e l’hotel Adele in via Medici. L’attaccabrighe ha minacciato chiunque gli capitasse a tiro, senza motivo; gli bastava che avesse il colore della pelle diverso dal suo per perdere la testa e dare di matto. Fino a quando è stato rintracciato dai carabinieri del radiomobile prima che fosse troppo tardi: il giovane si trovava all’interno della sua abitazione in via Busa della Contessa, dov’era riparato precipitosamente per cercare di nascondersi quando aveva capito che le forze dell’ordine lo stavano cercando. A quel punto, è stato portato in caserma e denunciato con le accuse di minaccia aggravata e porto abusivo di arma.

LA CACCIA. L’allarme ai centralini del 112 e del 113 è scattato poco prima delle 23. Diversi residenti e alcuni passanti hanno telefonato alle centrali operative di carabinieri e polizia chiedendo urgentemente l’intervento di militari e agenti per fermare un giovane che si aggirava per strada brandendo un’arma e urlando contro gli stranieri che incrociava sul suo cammino. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, durante la scorribanda il vicentino, che ha alle spalle qualche piccolo guaio con la giustizia per reati meno gravi e non farebbe parte di alcun movimento politico, si è mostrato particolarmente aggressivo soprattutto con alcuni profughi ospitati all’hotel Adele di via Medici, che stavano trascorrendo la serata seduti al tavolino di un bar. «Siete la rovina dell’Italia... Andatevene.. Siete tutti dei ladri», avrebbe gridato il giovane. Che per i testimoni stava dando in escandescenza dopo aver alzato un po’ troppo il gomito.

IL TENTATIVO DI FUGA. Nonostante avesse la mente offuscata, il piantagrane è comunque riuscito a comprendere che qualcuno aveva chiesto con il cellulare l’intervento delle forze dell’ordine e così si è messo a correre all’impazzata per tornare a casa, sperando di farla franca. Quando polizia e carabinieri sono arrivati al locale non ci hanno però messo molto tempo per scoprire nome, cognome e indirizzo del fuggitivo e in men che non si dica si sono presentati all’uscio di casa. Il vicentino ha aperto la porta, ma era ancora su tutte le furie e ha preso a male parole pure le forze dell’ordine, senza minacciarle per non compromettere ancora di più la propria posizione. L’accetta che aveva utilizzato nel suo girovagare senza una meta è stata rinvenuta in una stanza e sequestrata.

LA DENUNCIA. A quel punto, il vicentino è stato preso in consegna dai militari, perché la zona era di loro competenza, caricato in macchina e portato al comando provinciale in via Muggia. Gli uomini in divisa gli hanno chiesto più volte il motivo del suo comportamento, ma l’esagitato pareva avercela con il mondo intero e si è calmato solamente quando ha smaltito la sbornia, diverse ore dopo. Alle prime luci del giorno gli è stata formalizzata la denuncia e gli è stato nominato un avvocato d’ufficio in merito al sequestro dell’accetta.

CLIMA ROVENTE. Il lavoro dei carabinieri, però, non è ancora finito. I militari vogliono capire se a scatenare la follia del giovane sia stato solamente l’abuso di alcol oppure se la scorribanda sia figlia del clima di tensione che si respira in via Medici per la presenza massiccia dei richiedenti asilo ospitati dall’Adele ormai da diverso tempo. In passato non sono mancate le proteste pacifiche di residenti e commercianti della zona per chiedere al prefetto di trovare una sistemazione diversa. L’altra sera, però, il giovane ha oltrepassato il limite.

Valentino Gonzato

Suggerimenti