«Entro ottobre il nuovo regolamento verrà approvato». Sono passati più di trenta giorni dalla dichiarazione rilasciata da Isabella Sala in merito al nuovo decalogo sulle aree nomadi. Il documento sarebbe dovuto finire sul tavolo della giunta un mese fa ma, quando siamo a dicembre, ancora non si vede. «Purtroppo - afferma l’assessore al sociale - siamo in stallo, perché dobbiamo risolvere alcune questioni riguardanti i contatori dell’acqua».
Verrebbe facile dire che la giunta (che ha ricevuto il regolamento redatto dalla commissione) si sta perdendo in un bicchiere d’acqua. Ma in realtà la situazione sembra essere più complicata rispetto al previsto. Non tanto sotto il profilo politico, ma dal punto di vista tecnico. Visto che non sarebbe così facile, come ipotizzato, l’installazione di contatori singoli per la distribuzione e il conteggio dell’acqua. «Questa era la richiesta della commissione - ricorda Sala - ma ci hanno spiegato che non è semplice. Servono approfondimenti. Per questo tutto è fermo».
E dire che di tempo ne è passato. In base agli ultimi annunci che risalgono alla fine di ottobre l’approvazione sarebbe dovuta già essere archiviata. «Il regolamento - aveva detto il 28 ottobre Isabella Sala - verrà portato all’esame della giunta la prossima settimana». L’assessore al sociale aveva inoltre spiegato i motivi del ritardo. «Ci sono dei tempi tecnici. Questo regolamento coinvolge una molteplicità di settori comunali, che lo hanno esaminato punto per punto. Nessuno ha perso tempo e non sono sorti problemi». Qualche guaio, in realtà, sembra essere emerso. Tanto che al momento tutto è fermo. «Ma - replica oggi l’assessore - sono convinta che prima o subito dopo Natale si possa arrivare all’approvazione definitiva. Devono solo essere effettuate le opportune verifiche».
Nel frattempo il consigliere del Movimento 5 stelle Daniele Ferrarin torna all’attacco. «Questo documento - commenta - sembrava una questione prioritaria e invece siamo ancora in attesa. Parlano di problemi con i contatori? Prima di analizzare la tematica in commissione abbiamo studiato la situazione al campo. È tutto predisposto per la realizzazione. Con una minima spesa ognuno avrà una propria utenza. Dunque, è solo questione di volontà».