Anna Madron
Avrebbe dovuto ripetere la prima elementare se il Tar non avesse respinto la decisione del consiglio di classe che a giugno aveva optato all’unanimità per bocciarlo. Invece Marco, nome di fantasia, alunno di una scuola elementare della zona di Schio, a metà settembre si infilerà il suo zainetto in spalla e come tutti i bambini di sette anni comincerà la seconda, anche se in un altro istituto. Scelta obbligata dopo un anno sofferto che alla fine gli ha riservato la più amara delle sorprese, una bocciatura che la famiglia non solo non ha accettato, ma ha ritenuto ingiusta e penalizzante al punto da ricorrere contro il ministero dell’Istruzione al tribunale amministrativo regionale impugnando l’inesorabile “sentenza” degli insegnanti. (...)
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