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Vicenza

Blitz skinheads
in sedi Pd e Caritas
contro lo “ius soli"

La sagoma tricolore lasciata davanti alla sede provinciale del Pd
La sagoma tricolore lasciata davanti alla sede provinciale del Pd
La sagoma tricolore lasciata davanti alla sede provinciale del Pd
La sagoma tricolore lasciata davanti alla sede provinciale del Pd

VICENZA. Teste rasate contro lo ius soli, il provvedimento che riconosce la cittadinanza ai minori nati in Italia da genitori stranieri, di cui almeno uno in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo. Nella scorsa notte sono apparsi volantini e sagome tricolori fuori dalle sedi Caritas e del Partito Democratico di diverse città italiane, tra le quali Vicenza. L’associazione Veneto Fronte Skinheads ha rivendicato le azioni «volte a denunciare - si legge in una nota - chi continua a condurre un chiaro disegno politico finalizzato all’annientamento dell’identità italiana». Ovvero: ius soli e favoreggiamento dell’immigrazione.

Nel mirino sono finiti così il principale partito di governo (la riforma della legge sulla cittadinanza è discussione al Senato dopo l’approvazione della Camera) e l’associazione diocesana, accusata di «ipocrita umanitarismo di facciata e falso filantropismo», oltre che di «speculazione e interesse proponendo un pericolosissimo modello di integrazione volto a ridurre i popoli in una poltiglia indifferenziata».

Un’azione alla quale il direttore della Caritas diocesana don Giovanni Sandonà non ha voluto dare molto peso. «Speculazione? Non abbiamo nessuna convenzione e non ospitiamo rifugiati, ma persone senza fissa dimora, grazie all’impegno di oltre 700 volontari. Quello che mi preoccupa è l’alzarsi di un livello conflittuale povero di qualità, ma ricco di muscolosità. Mi riferisco ad esempio alle questioni del gender e dell’immigrazione. Da un anno a questa parte si respira un clima di contrapposizione che mi ricorda periodi bui della storia».

Le segreterie provinciale e cittadina del Pd hanno affidato invece la propria replica a una nota. «Crediamo fortemente nella difesa dei valori costituzionali e repubblicani. Per questa ragione rivendichiamo la nuova legislazione sullo ius soli, che permette a tante donne e tanti uomini che fanno crescere il nostro Paese e a tante ragazze e a tanti ragazzi nati e cresciuti nel nostro Paese, di poter ottenere la cittadinanza italiana in tempi e modi consoni a un Paese civile. Le intimidazioni vili non ci intimidiscono e ci convincono della necessità di andare avanti». Il materiale è stato sequestrato dalla Digos.

P.MUT.

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