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Vicenza

Blitz di protesta
alla Miteni
14 denunciati

Il blitz alla Miteni
Il blitz alla Miteni
Il blitz alla Miteni
Il blitz alla Miteni

Quattordici persone sono state denunciate dalla polizia di Vicenza per il blitz avvenuto alla Miteni Spa di Trissino nella mattinata del 18 marzo, quando trenta manifestanti, vestiti con tute bianche e in parte travisati, avevano fatto ingresso nella proprietà privata, dopo
aver scavalcato le recinzioni. L’attività di indagine della Digos, che ha analizzato i filmati della videosorveglianza dell’azienda, oltre alle fotografie scattate, ha portato ad identificare altrettanti attivisti dei centri sociali Bocciodromo di Vicenza, Arcadia di Schio e Pedro di Padova. I responsabili dovranno rispondere a vario titolo dei reati di violenza privata, violazione di domicilio, imbrattamento e manifestazione senza preavviso. Si tratta di P.F., 38 anni, di Vicenza; Z.M., 23 anni, di Vicenza; C.O., 21 anni, di Arcugnano; M.F.P., 34 anni, di Creazzo; R.Z., di 26 anni, di Vicenza; V.P., 30 anni, di Vicenza, C.J.C., 29 anni, di VIcenza, B.J., 27 anni, di Santorso; M.D., 38 anni, di Torri di Quartesolo, S.F., 21 anni, di Vicenza, Z.N., 21 anni, di Vicenza; B.N., 21 anni, di Altavilla; H.H., 24 anni, di Vicenza e Z. E., 33 anni, di Padova. 

Secondo quanto riferisce la polizia berica si tratta di persone da tempo conosciute alla Digos per il loro attivismo in movimenti antagonisti del Veneto, molti dei quali più volte denunciati per reati commessi in occasione di manifestazioni pubbliche. Dopo l’ingresso dei manifestanti il personale addetto alla vigilanza dell’azienda vicentina, aveva allertato le forze di polizia, segnalando lo scavalcamento delle recinzioni esterne, che sono state danneggiate, l’imbrattamento del suolo a ridosso dell’ingresso mediante vernice e l’accensione di fumogeni. I dimostranti avevano esposto alcuni striscioni recanti varie scritte tra cui «Miteni criminale l’acqua è un bene comune - Comitati Difesa Territorio Nord Est», «Diritto all’acqua pulita - Comitati Difesa Ambiente Nord Est», «Acqua libera dai Pfas», «Sanzioniamo i responsabili del disastro ambientale» e scritto a terra, con vernice di colore bianco: «Chiudere la Miteni», «Veneto libero dai Pfas».

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