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Vicenza

Bimbo di 4 anni
aggredisce
bidella all’asilo

La scuola dell’infanzia Magrini in via Piovene a Settecà dove è avvenuta la singolare vicenda. ARCHIVIO
La scuola dell’infanzia Magrini in via Piovene a Settecà dove è avvenuta la singolare vicenda. ARCHIVIO
La scuola dell’infanzia Magrini in via Piovene a Settecà dove è avvenuta la singolare vicenda. ARCHIVIO
La scuola dell’infanzia Magrini in via Piovene a Settecà dove è avvenuta la singolare vicenda. ARCHIVIO

Non era mai accaduto. Finora, le cronache si sono sempre occupate di maestre che, in preda a qualche raptus, prendevano a sberle i propri alunni oppure di studenti delle superiori che si ribellavano ai loro professori ricoprendoli di insulti e, in qualche caso, alzando le mani.

Mai, però, è stato scritto di un bimbo dell’asilo di 4 anni, che ha mandato ko una bidella rifilandole due pugni. La singolare vicenda è accaduta giovedì mattina alla scuola dell’infanzia don Magrini a Settecà.

A farne le spese è stata Roberta Carta, collaboratrice scolastica di 45 anni, che abita a Torri di Quartesolo. Che mai avrebbe pensato che il suo fosse un lavoro pericoloso e che, invece, è finita all’ospedale per aver riportato diverse contusioni al viso e averci quasi rimesso una protesi dentaria.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, erano circa le 10.15. I bambini avevano appena finito di fare la merenda e stavano per riprendere l’attività scolastica con le insegnati. Durante il movimentato rientro in classe, una alunna è però scivolata e la donna si è chinata per aiutarla a rialzarsi. È in quel frangente che il piccolo boxeur l’ha sorpresa con un paio di uppercut che non le hanno lasciato scampo.

In un’altra situazione, quei colpi al volto non avrebbero avuto particolare effetto, perché un bambino di quell’età non possiede la forza necessaria per mandare al tappeto un adulto. L’operatrice scolastica era però in equilibrio precario ed è caduta per terra, battendo la faccia.

Non è chiaro cosa sia successo subito dopo. È probabile che l’alunno sia stato ripreso per il suo comportamento violento e che la vittima abbia cercato di lenire il dolore applicando del ghiaccio. Ciò che è certo è che la bidella, mostrando grande professionalità, è rimasta all’asilo fino al suono dell’ultima campanella ed è andata al pronto soccorso solamente nel pomeriggio.

La malcapitata si è presentata al triage e ha raccontato all’infermiere quello che le era capitato. Le facevano male il naso, la bocca, una spalla e il collo. I medici l’hanno visitata, dopodiché la paziente è stata sottoposta a un esame radiografico che, fortunatamente, non ha evidenziato fratture. Alla fine, l’operatrice scolastica se l’è cavata solamente con qualche botta e una sospetta infrazione del setto nasale, che dovrà essere rivalutata più avanti. Nel frattempo, i medici l’hanno dimessa con una prognosi di una manciata di giorni e le hanno consigliato di prendere qualche antidolorifico.

Dalla scuola, che fa parte del comprensorio Vicenza 2, preferiscono non commentare l’accaduto. Il pugile in erba non è assolutamente un bambino problematico e, prima dell’altro giorno, non era mai stato violento. Semmai è considerato un po’ troppo vivace e non sempre ascolta le insegnanti. Ma è pur sempre un bimbo che frequenta il secondo anno delle materne.

Venuti a conoscenza di quello che era successo, ieri, i genitori del piccolo si sono presentati all’asilo per scusarsi. Erano molto rammaricati. Quando l’operatrice scolastica tornerà a scuola, il bimbo le porgerà la mano per chiedere scusa. C’è da giurarlo.

Valentino Gonzato

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