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Barriere in centro: la notte bianca blindata

I new jersey“anti attacco”  saranno sistemati  alla vigilia della “notte bianca” in quattro accessi al centro storico
I new jersey“anti attacco” saranno sistemati alla vigilia della “notte bianca” in quattro accessi al centro storico
I new jersey“anti attacco”  saranno sistemati  alla vigilia della “notte bianca” in quattro accessi al centro storico
I new jersey“anti attacco” saranno sistemati alla vigilia della “notte bianca” in quattro accessi al centro storico

Quanto accaduto la sera del 3 giugno scorso in piazza San Carlo, a Torino (oltre 1.500 feriti tra chi stava guardando dal maxi schermo la finale di Champions tra la Juventus e il Real Madrid) e il rischio di qualche attacco di matrice islamica sulla folla, hanno radicalmente cambiato il modo di pensare e attuare la sicurezza durante le feste di piazza. In città, a inaugurare il metodo “safety and security”, voluto dal capo della polizia Franco Gabrielli, sarà la notte bianca in programma domani sera. Per l’evento la polizia, che potrà contare su una cinquantina di agenti in servizio, ha disposto delle misure del tutto speciali puntando soprattutto sui varchi d’accesso al centro storico che saranno non solo vigilati da agenti, uomini della protezione civile e volontari messi a disposizione dagli organizzatori, ma anche “riparati” da delle barriere, i “new jersey” (sistemati in maniera sfalsata), per impedire l’eventuale ingresso di auto o camion che potrebbero prendere di mira le persone in piazza. Nella memoria restano ancora troppo fresche le immagini di quanto accaduto a Nizza l’estate scorsa o, recentemente, in tre occasioni a Londra.

La questura, in vista di domani sera, ha quindi deciso di piazzare i blocchi “anti attacco” in quattro varchi: piazza Castello (dove i new jersey saranno due), piazza Matteotti, contra’ Montagna e contra’ Porti. In altri sei varchi, invece, le misure “security” saranno affidate alle transenne, ai poliziotti e ai volontari. Nelle varie piazze, poi, agiranno altri agenti coadiuvati dalle unità cinofile e dagli artificieri per tutte le bonifiche del caso.

Nel corso dei tavoli tecnici che ieri si sono susseguiti per l’intera mattinata negli uffici di viale Mazzini, il questore Giuseppe Petronzi ha più volte sottolineato il concetto di «sicurezza partecipata».

Ovvero di una presa di coscienza collettiva per far svolgere senza incidenti e nella massima tranquillità i maggiori eventi di piazza che caratterizzeranno l’estate vicentina. Perché ieri, oltre che della notte bianca in città, si è discusso pure dell’evento gemello che si terrà (sempre domani sera) ad Arzignano e ancora della festa alla Ederle del 4 luglio, nonché di “Viva Verdi” che si terrà il 3 luglio in piazza dei Signori e di Festambiente in Campo Marzo.

«In vista sempre della notte bianca - fanno sapere da viale Mazzini - non escludiamo possano arrivare agenti di rinforzo anche da altre città». In tal senso una richiesta sarebbe già stata formulata e ora in attesa di risposta.

Intanto anche l’amministrazione comunale, sempre su invito della questura, ha deciso di prendere dei provvedimenti ad hoc non dimenticando, appunto, quanto accaduto a Torino. Da qui il divieto a baristi e commercianti di somministrare e vendere bevande da asporto in bottiglie di vetro e lattine durante la “notte bianca”. Un’ordinanza firmata dal sindaco Variati che entrerà in vigore a partire dalle 18 di domani sino alle 3 di domenica. Per i trasgressori le sanzioni potranno andare dai 25 ai 500 euro.

Matteo Bernardini

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