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Vicenza

Aveva in casa
1,5 kg di cocaina
e 98 mila euro

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Una pattuglia della Guardia di Finanza. ARCHIVIO
Una pattuglia della Guardia di Finanza. ARCHIVIO
Una pattuglia della Guardia di Finanza. ARCHIVIO
Una pattuglia della Guardia di Finanza. ARCHIVIO

VICENZA. Ritenuto infondato il ricorso presentato da un indagato arrestato a settembre per detenzione di cocaina, con rinvenimento e sequestro di un'ingente somma di denaro in contanti. 

Il tribunale di Vicenza ha rigettato il ricorso per riesame della convalida del sequestro di oltre 98.000 euro in contanti effettuato dalle Fiamme Gialle vicentine nei confronti di un indagato arrestato per droga che si era opposto al provvedimento. 

Il tribunale ha affermato la correttezza e la validità dell'operato dei finanzieri, che avevano sequestrato il denaro in relazione al reato di ricettazione in quanto bene di sicura provenienza delittuosa, dopo aver valutato il profilo criminale dell'arrestato, gli esigui redditi dichiarati e le inconsistenti disponibilità patrimoniali dello stesso.



I finanzieri avevano arrestato, a settembre, Stefano Altomare Tummolo, residente in città da alcuni anni, perché trovato con 1,5 kg di cocaina, 5 bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento delle dosi di droga. Nell'occasione, a seguito delle perquisizioni eseguite nell'auto e nella sua abitazione erano stati trovati 98.315 euro in contanti che le fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro preventivo d'urgenza ai fini della confisca, in quanto ritenuti corpo del reato di ricettazione.

 

Dopo la convalida, da parte del gip del sequestro del denaro, l'indagato, attraverso il proprio legale, aveva avanzato all'autorità giudiziaria una richiesta di riesame del decreto di convalida, chiedendone l'annullamento e chiedendo la restituzione della somma. Richiesta che è stata rigettata.

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