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Auchan, ampliamento bloccato: è scontro

La società Auchan dovrebbe realizzare attraversamenti pedonali e ciclabili ma le opere ricadono in aree che sono del Comune
La società Auchan dovrebbe realizzare attraversamenti pedonali e ciclabili ma le opere ricadono in aree che sono del Comune
La società Auchan dovrebbe realizzare attraversamenti pedonali e ciclabili ma le opere ricadono in aree che sono del Comune
La società Auchan dovrebbe realizzare attraversamenti pedonali e ciclabili ma le opere ricadono in aree che sono del Comune

Nicola Negrin C’è un parco commerciale da ampliare, ma per farlo prima è necessario sistemare alcune aree, tuttavia quelle aree devono essere messe a disposizione dal Comune, e il Comune, nonostante ora siano già a uso pubblico, non è ancora riuscito a entrarne in possesso e deve bussare alla porta di un privato. C’è anche una diffida, che rischia di farne scattare un’altra e, per finire, un contenzioso in tribunale. Sembra una storia complessa e, in effetti, la querelle che sta riguardando il progetto di ampliamento (bloccato) del supermercato Auchan è una vicenda tortuosa che rischia di arenarsi tra autorizzazioni e prescrizioni. LA FINE. L’ultima puntata è la lettera inviata dal legale rappresentante dell’Auchan, Savino Russo «che diffida l’amministrazione a procurare e mettere a disposizione le aree necessarie per la realizzazione degli interventi richiesti, entro 90 giorni (fine di marzo). Qualora non venisse dato adempimento, la società si riserva di promuovere nei confronti del Comune le azioni volte a tutelare i propri interessi e il risarcimento dei danni subiti». L’INIZIO. Per comprendere la vicenda è necessario tornare al 25 novembre 2015, giorno in cui viene approvata la Valutazione d’impatto ambientale sul progetto di ampliamento del supermercato (2.700 metri quadrati). Il parere positivo è vincolato, però, ad alcune prescrizioni indicate dal Comune, che consistono nella realizzazione di alcuni interventi: «Potenziamento degli attraversamenti pedonali, creazione di una continuità ciclabile lungo via Pieropan e adeguamento delle fermate del bus». I LAVORI FERMI. Auchan avvia gli interventi nelle aree di sua proprietà ma per gli altri deve attendere l’ok del Comune «che avrebbe dovuto mettere a disposizione della società le altre aree». Avrebbe, perché nonostante i solleciti, da palazzo Trissino non arrivano autorizzazioni. E, di conseguenza, la società, che parla di «grave e immotivato ritardo», non riuscendo ad adempiere a tutte le prescrizioni necessarie, non può far scattare i lavori di ampliamento «con danni economici di notevole valore». LO STALLO. La domanda sorge spontanea: ma per quale motivo il Comune non mette a disposizione le aree? «Perché non sono nostre», replica l’assessore alla progettazione Antonio Dalla Pozza. Ed è qui che la situazione si complica. Perché nonostante si stia parlando di marciapiedi e piste ciclabili, che in parte sono già calpestati e percorsi, la proprietà delle aree è ancora delle società che detengono i terreni del Piruea Pomari: Grc e Incos. «Nell’ambito del piano - spiega Dalla Pozza - hanno realizzato le opere di urbanizzazione che poi sarebbero dovute diventare comunali». Sarebbero, perché il passaggio di proprietà non è ancora avvenuto. E, a questo punto, per non rischiare di dover pagare un conto salato, l’amministrazione sarà costretta a un’unica soluzione: passare a sua volta dalle richieste alle diffide. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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