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Il caso a Verona

«Arresto illegale»
Maresciallo
sotto accusa

La caserma dei carabinieri di Zevio
La caserma dei carabinieri di Zevio
La caserma dei carabinieri di Zevio
La caserma dei carabinieri di Zevio

Quel giovane era stato arrestato per niente. Non aveva fatto nulla di quanto gli veniva contestato, e la sorta di confessione che aveva reso in caserma gli sarebbe stata estorta con modi che la stessa procura ha definito «poco ortodossi e integranti peraltro ipotesi di reato». È per questa ragione che non solo la posizione del ragazzo vicentino è stata archiviata, ma anche che sul registro degli indagati è finito il maresciallo dei carabinieri che lo aveva ammanettato. Il pubblico ministero Elvira Vitulli ha infatti disposto accertamenti a carico di  Giuseppe D’Agostino, sottufficiale dell’Arma in servizio alla stazione di Zevio. Le ipotesi a suo carico sarebbero quelle di falsità ideologica, minaccia, ingiurie, violenza privata e soprattutto di arresto illegale.

Diego Neri

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