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Vicenza

Allerta spazzatura
1,5 chili al giorno
per ogni vicentino

Negli ultimi anni cresciuta la produzione dei rifiuti
Allerta spazzatura
Allerta spazzatura
Allerta spazzatura
Allerta spazzatura

VICENZA. Sono le due facce della stessa medaglia chiamata rifiuti. Da una parte c’è l’attenzione dei «cittadini virtuosi» a riciclare e separare il materiale prodotto, con una percentuale di raccolta differenziata che ha raggiunto il 72,2 per cento. Dall’altra c’è la quantità «elevata» di prodotti gettati nell’immondizia: ogni anno i vicentini (residenti ma anche di passaggio) lasciano nei cassonetti circa 65 mila tonnellate di rifiuti. «Troppo», ammette l’assessore alla progettazione Antonio Dalla Pozza. Perché, a conti fatti, ogni abitante del capoluogo, dal neonato all’ultracentenario, produce ogni giorno 1,5 chilogrammi di spazzatura.

 

LA QUANTITÀ. Il paragone è da prendere con le pinze, ma consente di farsi un’idea della quantità di immondizia prodotta dagli oltre 112 mila abitanti di Vicenza. Lo racconta Marina Fornasier della Cooperativa Insieme. «I nostri tecnici - afferma - tramite un coefficiente di densità hanno calcolato che le 70 mila tonnellate di materiale portato nella sola ricicleria ovest in 20 anni di attività avrebbero “coperto”, come volume, 8 volte la Basilica palladiana». Intendiamoci, il materiale trasportato nei centri di recupero è sicuramente più ingombrante di quello che generalmente viene lasciato nei normali cassonetti, ma fa comunque impressione a questo punto, sapere che in un solo anno (in questo caso il 2016) l’intera città abbia prodotto 64.580 tonnellate di rifiuti. Che, suddivisi per i 112.953 abitanti, fanno 572 chilogrammi a testa: 1,5 al giorno. «La media calerebbero - spiegano da Aim ambiente - se si considerassero anche i cittadini che non risiedono a Vicenza, ma che la frequentano. Pensiamo alle strutture come gli ospedali, al carcere e allo stadio».

 

LA QUALITÀ. Se da un lato «l’aumento di rifiuti può essere visto come un segnale di ripresa dell’economia», ammette Dalla Pozza, dall’altra è evidente che «la quantità prodotta è troppo elevata. Siamo carenti su questo tema ed è necessario fare di più». Già, ma cosa? «Si parla di cambio di mentalità. Penso ad esempio a un acquisto di prodotti consapevole, alla riparazione, al ricambio e via così. Tutte pratiche che si possono imparare, così come la raccolta differenziata, che, invece, sta raggiungendo quell’obiettivo che ci eravamo prefissati: il 75 per cento». Il capoluogo oggi ha raggiunto il 72,2 per cento di raccolta differenziata. «E - aggiunge l’assessore - con alcune iniziative che riguardano il centro storico e che saranno presentate a breve», si parla del porta a porta, «contiamo di incrementare questa quantità». «Inoltre - aggiunge Maria Menin, amministratore unico di Aim Ambiente - è significativo il trend della raccolta nelle riciclerie negli ultimi tre anni: nella Ovest abbiamo registrato un aumento del 29 per cento, nella Nord del 14 per cento e nella Sud del 32 per cento».

 

LE INIZIATIVE. Nel frattempo sono altre le iniziative che il Comune, in collaborazione con Aim Ambiente e Cooperativa Insieme, ha deciso di adottare in occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (dal 18 al 26 novembre). Domenica alla ricicleria ovest si celebreranno i vent’anni del primo ecocentro della provincia, martedì 21 è prevista l’apertura del nuovo sportello sostenibilità al forum center di piazza Biade, mentre mercoledì si potrà assistere gratuitamente alla proiezione del docufilm “Domani”, nella sede di Cooperativa Insieme. «Lo sportello sostenibilità - spiega Fornasier - sarà un importante riferimento per i cittadini che vorranno ricevere informazioni sui temi ambientali. Sarà aperto al pubblico il martedì mattina ma ci sarà comunque la possibilità di fissare un appuntamento in altri momenti».

Nicola Negrin

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