VICENZA. L’ora della rinascita è scattata ieri di buon mattino, quando un gruppo di cinque alpini di Camisano, caschetto in testa e attrezzi da muratore, hanno iniziato le prime demolizioni al Caffè Moresco. Con qualche sorpresa che racconta molto del recente passato della struttura, utilizzata come rifugio notturno da sbandati e tossicodipendenti. Sì, perché negli interrati le penne nere, cui il Comune ha affidato la gestione dell’edificio per 12 anni, hanno trovato decine di siringhe, bottiglie e sporcizia varia.