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Vitetta ci riprova La corsa a sindaco ora è tutta civica

Francesca Vitetta si ricandida a sindaco dopo 5 anni.  MOLINARI
Francesca Vitetta si ricandida a sindaco dopo 5 anni. MOLINARI
Francesca Vitetta si ricandida a sindaco dopo 5 anni.  MOLINARI
Francesca Vitetta si ricandida a sindaco dopo 5 anni. MOLINARI

«Civici al 100 per cento con il bollino di qualità». Francesca Vitetta, dopo 5 anni come capogruppo di “Nuova Valdagno”, ci riprova: torna a correre alla poltrona di sindaco, sfidando il ricandidato Giancarlo Acerbi e il leghista Alessandro Burtini. E se nel 2014 non si era arrivati nemmeno al ballottaggio, stavolta, dice, «con un’esperienza che è servita per capire le dinamiche dell’amministrazione valdagnese e con il bagaglio di ascolto dei cittadini, è il momento giusto per valorizzare le competenze della squadra e della città». SENZA LEGA E FI. Per la candidata sindaco della lista “Nuova Valdagno” la molla che ha fatto scattare la decisione di rimettersi in gioco è stata proprio «la squadra» che sarà per il 50 per cento “rosa” e che, a breve, verrà ufficializzata: «Mi considero il capitano non solo di chi comporrà la lista, ma di tutti i cittadini che vorranno appoggiare questa partita». Ma ci sarà un’unica lista? E il centrodestra partitico che 5 anni fa era con lei e stavolta appoggia un’altra candidatura? «Le amministrative del 2014 avevano visto gli altri unirsi a noi e chiedere di presentare la figura chiave - spiega Vitetta -. Noi siamo civici e questo è il bollino che deve caratterizzare un’amministrazione. L’importante non è essere appoggiati da partiti per aprire le strade, ma avere una cabina di regia di qualità. Più di qualcuno si sta presentando in veste di civico anche se in realtà non lo è. La nostra casacca è bella pulita e facciamo parte del movimento delle “Nuove” con un’età di lista giusta per camminare da soli». Francesca Vitetta sottolinea di voler fare un passo alla volta fino al 26 maggio seguendo la direzione dettata dalle richieste che arriveranno dai cittadini, ma con due punti fermi. «Persone e territorio sono le colonne del nostro programma - afferma la candidata -. La città non ha bisogno di nuove infrastrutture. In questo momento servono i ritocchi ma è completa. Mancano, invece, la relazione con i cittadini e il mettere in rete le associazioni, i comparti economici e civici con un lavoro che non riguarda solo il centro». E un primo passo per mettere in campo le periferie sarà aprire la sede elettorale a Novale. «Il territorio a nord è stato trascurato anche se la ciclabile l’ha riportato all’attenzione della città - prosegue Vitetta -. Oggi è necessario superare l’arroccamento in cui si vive, fare un salto mentale, salire sulle colline e guardare oltre. Ci si accorgerà che il mondo sta andando avanti e che dobbiamo dare un’accelerata». SERVIZI AL CENTRO. La priorità deve diventare Valdagno come «città di servizi: è necessario portare lavoro tenendo conto che la sharing economy è ormai realtà - aggiunge Vitetta -. Il nostro territorio non è abbastanza promozionato e la parola ambiente non deve essere una moda, ma una tutela per vivere meglio supportata da formazione continua non solo per i giovani». E poi l’altro tasto da premere, ovvero i giovani e la formazione: «Occorre una formazione specialistica per i ragazzi che domani dovranno essere il valore aggiunto del territorio, anche guardando ad altre realtà che hanno già attivato corsi e scuole post diploma. E poi la terza età, o meglio le persone mature, che possono - sottolinea Vitetta - diventare guide e che per ora non sono state valorizzate. Ma quanti professionisti usciti dalla Marzotto sono ancora attivi e potrebbero contribuire alla rivitalizzazione del sistema economico?». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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