<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Vandali alla Favorita Divelta una colonnina

La colonnina spiantata e gettata lontano dalla balaustra.   VE.MO.
La colonnina spiantata e gettata lontano dalla balaustra. VE.MO.
La colonnina spiantata e gettata lontano dalla balaustra.   VE.MO.
La colonnina spiantata e gettata lontano dalla balaustra. VE.MO.

Una ferita inferta alla città. Non è trascorsa nemmeno una settimana dal decimo “compleanno” del parco La Favorita e, ieri mattina, il risveglio è stato amaro. Mani, o forse meglio, piedi ignoti hanno divelto una colonnina della balaustra del Bonfanti. Il gioiello verde che, Gaetano Marzotto commissionò negli anni Trenta all’architetto della Città dell’Armonia Francesco Bonfanti, è stato sfregiato da balordi che hanno, probabilmente, preso a calci un elemento dell’ultima fila di parapetti che chiude l’area verde sul lato del parcheggio P3. Un gesto che ferisce ancor di più visto che il parco, di circa 50 mila metri quadrati, dalla sua inaugurazione il 18 ottobre del 2008 non era mai stato nel mirino dei vandali. E questo anche grazie ai volontari dell’Ana che con il Comune hanno una convenzione per la vigilanza e la tutela dell’area, ma anche per la sorveglianza spontanea degli stessi cittadini che avevano atteso per 70 anni l’apertura del polmone verde di viale Duca d’Aosta. E la memoria corre agli anni in cui, chiuso dagli alti muri di cinta, il parco che custodiva le fondamenta di quella che sarebbe dovuta essere la villa Marzotto, offriva riparo sicuro nella boscaglia a sbandati. Anche le opere in pietra, presenti nell’area, in quegli anni di abbandono avevano subito gravi attacchi dal tempo e dall’azione dei vandali. Ma con l’abbattimento dei muri e il restauro iniziato nel 2006, il parco è tornato nelle mani dei valdagnesi che oggi sono i primi ad averne cura. Ecco perché non può passare inosservato un gesto a dir poco insensato che lascia sul- l’erba la colonnina, bottiglie vuote e lattine di birra. A farsi portavoce del malumore che all’indomani della scoperta serpeggia in città è l’assessore ai lavori pubblici Federico Granello: «Siamo stati informati della rottura della colonnina e nelle prossime ore effettueremo un sopralluogo per capire l’entità del danno. Nel frattempo predisporremo gli opportuni controlli per risalire ai colpevoli. Ringrazio fin d’ora l’Ana che, in questi anni, ha di fatto impedito che si verificassero simili atti vandalici che in ogni momento vanno condannati poiché danneggiano l’immagine della nostra città, del parco e sono pagati dalla collettività». E proprio Roberto Vuerich, capogruppo degli alpini del gruppo centro della sezione di Valdagno che vigilano il parco afferma: «Nonostante il nostro servizio si svolga, in inverno, dalle 8 alle 19.30 è difficile essere presenti sempre e ovunque. Tengo comunque a sottolineare che la stragrande maggioranza dei valdagnesi ama la propria città e si comporta in modo civile». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

Suggerimenti