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Università e lavoro, basterà un clic

La fondazione Palazzo Festari è artefice del nuovo progetto rivolto alle scuole dell’Altovicentino.   ARCHIVIOIl presidente della fondazione Paolo Gurisatti al computer.   ARCHIVIO
La fondazione Palazzo Festari è artefice del nuovo progetto rivolto alle scuole dell’Altovicentino. ARCHIVIOIl presidente della fondazione Paolo Gurisatti al computer. ARCHIVIO
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La fondazione Palazzo Festari è artefice del nuovo progetto rivolto alle scuole dell’Altovicentino. ARCHIVIOIl presidente della fondazione Paolo Gurisatti al computer. ARCHIVIO

Il futuro a portata di clic senza muoversi da scuola. Tutte le domande sul mondo del lavoro e dell’università potranno trovare le risposte in un sistema informatico che sarà presente in ogni scuola dell’Alto vicentino: sarà il modo per trovare il lavoro giusto conoscendo in anticipo le aziende del territorio e le loro offerte di impiego. Ma anche quali sono i corsi universitari più richiesti dalle imprese. Il progetto della Fondazione Palazzo Festari, che rivoluziona la classica formula scuola-lavoro con sedi permanenti di informazione nelle scuole della città, è ispirato al modello giapponese. L’idea è nata nella sede della Fondazione di corso Italia presieduta da Paolo Gurisatti. L’esperienza “pilota” per l’intera area pedemontana veneta dovrebbe partire a gennaio. Per i primi 3 anni servirebbero 240 mila euro, che per il 70% potrebbero essere coperti con il finanziamento di 154 mila euro richiesto alla Fondazione Cariverona. Il progetto “Career Orienteering” coinvolge per il momento 24 partner tra enti, istituti scolastici e associazioni di categoria in città, a Schio e a Thiene. «Si tratta di creare una finestra sull’università e sul mondo del lavoro che si basi su dati reali -ha spiegato Gurisatti- Il modello al quale ci siamo ispirati è quello giapponese che prevede la realizzazione di una biblioteca delle proposte di impiego che le imprese del territorio e i distretti offrono agli studenti e ai loro famigliari. Il progetto Orienteering partendo dalle esperienze compiute nei distretti manifatturieri italiani, ma anche tedeschi e giapponesi, ed elaborate dai dirigenti della Fondazione Palazzo Festari, si propone di localizzare i nodi della nuova rete territoriale di scambio e valorizzazione delle informazioni con la produzione di servizi personalizzati nelle scuole». Tutti gli istituti della città, sia superiori che comprensivi, hanno aderito al progetto che mira a creare sedi permanenti, “librerie d’ informazione”, dove i ragazzi possono, collegandosi al database, avere a disposizione informazioni che vanno dai cicli produttivi al trattamento economico fino alle possibilità di sviluppare le competenze professionali. Il tutto con l’assistenza di un “addetto” alla biblioteca virtuale, mentre gli esperti del settore potranno essere interpellati all’occorrenza. Tra i partner del progetto c’è anche Veneto Lavoro a cui fanno riferimento i centri per l’impiego. «Con i dati, che potranno confluire in un unico programma dalle associazioni di categoria e sindacali, dalle imprese, dalle agenzie di formazione e di intermediazione del mercato del lavoro, nonché dagli stessi istituti scolastici, si costruirà un servizio per tutti gli attori in campo - ha concluso Gurisatti -. Anche se le scuole superiori dell’Alto Vicentino sono tra le migliori nella classifica nazionale ed europea, come dimostrano ad esempio i risultati delle prove Invalsi, la distanza tra domanda e offerta di professionalità strategica è cresciuta negli anni al punto che le aziende del territorio faticano a trovare competenze in linea con le proprie esigenze di sviluppo e innovazione. Ecco allora che queste biblioteche tecnologiche potranno accorciare le distanze e permettere attraverso un dialogo continuo l’in- contro mirato tra la domanda delle imprese e l’offerta e le aspirazioni dei giovani». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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