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Unione o morte per la Montana “Agno-Chiampo”

La Regione pensa al riordino delle comunità montane o unioni montane
La Regione pensa al riordino delle comunità montane o unioni montane
La Regione pensa al riordino delle comunità montane o unioni montane
La Regione pensa al riordino delle comunità montane o unioni montane

Trasformazione o colpo di grazie da parte della Regione per le Comunità montane, o quel che resta di loro. In primis la Agno-Chiampo, commissariata da cinque anni. A parlarne ieri in città è arrivato il vicepresidente della Regione Veneto Gianluca Forcolin, che incontrando gli amministratori della vallata ha affrontato una serie di temi in materia di enti locali, su cui la Regione si sta adoperando; in particolar modo ha parlato del disegno di legge già approvato in Giunta e trasmesso ora al Consiglio regionale. «Il testo proposto – ha spiegato Forcolin – introduce importanti innovazioni per le comunità montane, trasformate in unioni montane, prevedendo il mantenimento di quelle unioni che funzionano e hanno una loro efficacia. Non è più tempo di mantenere organi e strumenti che non hanno ragion d’essere. Conseguentemente il provvedimento, per una comunità montana come la Agno-Chiampo, specifica che, trascorsi 90 giorni dall'adozione del ddl stesso in Consiglio, qualora non avvenisse la trasformazione in Unione montana secondo le indicazioni della Giunta regionale ossia facendo partire le funzioni opportune, è previsto lo scioglimento con decisione del presidente della giunta regionale». Il provvedimento sarà presumibilmente adottato a gennaio: entro tre mesi da allora, quindi, le nuove Unioni montane dovranno decollare. Forcolin ha sottolineato che si è voluto dare un messaggio di stimolo e di positiva provocazione, senza intenti coercitivi perché il senso è quello di rendere operativi gli strumenti e soprattutto spendere bene le risorse messe a disposizione delle comunità montane: «Non possiamo più permetterci di finanziare carrozzoni che non funzionano» ha ribadito il vicepresidente. «La Regione – ha concluso Forcolin - è disponibile anche ad affiancare gli enti locali nel percorso di miglioramento dell’unione montana, a fronte però di un progetto serio di ripartenza, in quanto la Agno-Chiampo è una comunità commissariata dal 2013. Per superare la situazione di stallo deve esserci una programmazione efficiente ed efficace». La palla passa ora alle amministrazioni comunali. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Rolli

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