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Una via sui monti
per il primario
che curava il dolore

Il Rotaract “Arzignano e Valle dell’Agno” quasi al completo.  ZILLIKEN
Il Rotaract “Arzignano e Valle dell’Agno” quasi al completo. ZILLIKEN
Il Rotaract “Arzignano e Valle dell’Agno” quasi al completo.  ZILLIKEN
Il Rotaract “Arzignano e Valle dell’Agno” quasi al completo. ZILLIKEN

Una borsa di studio, un sentiero e una targa negli ambulatori del servizio di terapia antalgica dell’ospedale San Lorenzo di Valdagno. Sono queste le prime tre iniziative volute dal Rotary Club Valle Agno per ricordare il presidente Giorgio Mariot, direttore del centro di terapia del dolore dell’ex Ulss 5 scomparso improvvisamente lo scorso 12 marzo a 63 anni.

Progetti illustrati durante una serata alla quale erano presenti la moglie Desi con il figlio Furio e, tra gli altri ospiti, il dg dell’Ulss 8 Berica Giovanni Pavesi e il professor William Raffaeli, presidente della fondazione Isal impegnata nello sviluppo di una cultura specialistica nella cura del dolore. «Il dolore è l’argomento che da sempre ti stava a cuore - ha introdotto il presidente Stefano Dall’Ara rivolgendosi idealmente a Mariot - e ti impegnava nella tua difficile professione, coniugando scienza e umanità». Da qui la scelta di sostenere la ricerca con la consegna di una borsa di studio di 5 mila euro a una ricercatrice dell’Isal per un progetto su dolore cronico e fibromialgia.

L’assegno è andato a Valentina Malafoglia, 35 anni, biotecnologa di Terni, impegnata all’istituto di ricerca San Raffaele di Roma, ma con anche altre collaborazioni con prestigiose università americane. «Il mio studio - ha spiegato - punta a trovare marcatori molecolari, biologici, che possano indirizzare verso la diagnosi precisa della malattia e quindi della cura». La targa sarà invece collocata nel corso di una cerimonia organizzata al San Lorenzo domani, alle 12. «Le aziende devono innovarsi, ma ricordando chi ha posto le basi per la crescita», sono state le parole del dg Pavesi.

Infine, l’idea di un sentiero sulle Piccole Dolomiti intitolato a Mariot, lanciata dai giovani componenti del Rotaract Club Arzignano e Valle dell’Agno, guidato da Albert Pizzinini. «Ne avevamo parlato con Mariot una settimana prima che morisse - hanno spiegato - ci aveva dato il suo benestare. Per questo vogliamo dedicarlo a lui». Un’azione concreta nell’ottica della rivitalizzazione del territorio, tra gli obiettivi del Rotaract. Si tratta di rimettere a nuovo, sia la battitura, sia la tabellazione del “Sentiero delle sorgenti”, un tracciato in territorio di Recoaro di circa 8 chilometri e percorribile in 3 ore per un dislivello di 700 metri. «Con la collaborazione della guida alpina Paolo Asnicar - spiegano - abbiamo già fatto un sopralluogo per la fattibilità del progetto. Vorremmo risistemare le zone meno battute, attrezzare con funi le parti esposte e rinnovare la segnaletica. Vogliamo sporcarci le mani usando la testa, con impatto sul territorio che abbia anche un senso senza pretendere nulla in cambio».

Alessia Zorzan Karl Zilliken

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