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Un parco alla Piana scelto dai cittadini

L’area della Piana che sarà trasformata in parco, con l’anfiteatro naturale e lo splendido panorama
L’area della Piana che sarà trasformata in parco, con l’anfiteatro naturale e lo splendido panorama
L’area della Piana che sarà trasformata in parco, con l’anfiteatro naturale e lo splendido panorama
L’area della Piana che sarà trasformata in parco, con l’anfiteatro naturale e lo splendido panorama

Un anfiteatro naturale dove risuoneranno le note di “Progetto musica”. A guardare il “Pra de Rivo” non ci sono dubbi sul futuro che potrà avere il nuovo parco cittadino. Con i suoi 18.400 metri quadrati, l’area nel cuore della frazione di Piana sarà il centro di aggregazione per i 2.300 residenti. Non solo. Il progetto rimasto nel cassetto per dieci anni e che aveva cominciato a prendere forma nel 2013 con la sede degli Alpini, potrebbe vedere la luce tra la primavera e la fine del 2018.

L’Amministrazione ha già stanziato 45 mila euro per la realizzazione dei percorsi pedonali. Due accessi: uno da via Bartolomei e l’altro da via San Giuseppe per creare un anello che potrà essere utilizzato anche dai tanti runner. E poi un’entrata riservata alla scuola elementare, con la creazione di un ponticello che porterà le attività didattiche a cielo aperto. Il sogno, che era stato espresso dai residenti dieci anni fa durante le passeggiate di quartiere organizzate dal Comune e di cui si erano fatti portavoce i bambini di allora, sta prendendo forma. Ci sono dei punti fermi, ma saranno i cittadini a decidere con cosa riempire l’area. I sentieri sono tracciati sulla carta, il boschetto d’ingresso rimarrà, l’ambiente dovrà essere tutelato anche sotto l’aspetto morfologico, nascerà un punto panoramico sulla collina con panchine, ma il resto è affidato al parere popolare. «È giusto che decida chi usufruirà del parco - spiega Anna Tessaro, consigliere con delega alla partecipazione -. A Piana manca un punto di riferimento per anziani e ragazzi. Il colle è sempre stato il luogo per il tempo libero, come testimonia Luigina Brentan che per quarant’anni ha insegnato qui. Con questo progetto lo diventerà ufficialmente. Un primo passo è stato fatto con la sede degli Alpini che in questi anni hanno curato l’area e promosso attività. Saranno loro a occuparsi del parco con un’apposita convenzione».

E per non perdere la memoria, prima dell’inizio dei lavori l’associazione “Fotoricerca Marzotto” ha catturato le immagini attraverso il trascorrere delle 4 stagioni. «Un gruppo di volontari ha scattato le foto che verranno esposte a conclusione del progetto - afferma Tessaro -. Per sapere come sarà il futuro parco dovremo attendere il confronto con i cittadini di Piana e con la scuola elementare per capire quali altre impronte dare all’area. Sarà una grande opportunità per tutta la città, non solo per la frazione».

Veronica Molinari

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