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Un nido per le mamme Aiuto contro la solitudine

Famiglia in crescita al “Nido delle mamme”. MOLINARI
Famiglia in crescita al “Nido delle mamme”. MOLINARI
Famiglia in crescita al “Nido delle mamme”. MOLINARI
Famiglia in crescita al “Nido delle mamme”. MOLINARI

Un grande tappeto in gomma e tanti cuscini. Ogni lunedì una delle stanze dello studio pedagogico in via Marconi si trasforma in palestra di benessere per mamme e bambini. O meglio per la famiglia, visto che anche papà e nonni possono partecipare a “Il nido delle mamme” dell’associazione presieduta dalla pedagogista Roberta Povoleri. Un angolo di aiuto che diventa di attualità dopo il tragico episodio che ha visto una mamma uccidere la propria bambina di pochi giorni. «Se riuscissimo, con il sostegno che offriamo, ad evitare anche un solo dramma come quello accaduto a Bolzano vicentino o a far uscire di casa una donna che dopo il parto, com’è naturale, rischia di chiudersi in se stessa avremmo raggiunto il nostro obiettivo», afferma Poleri che dieci anni fa ha iniziato in un piccolo ufficio per poi riuscire a fondare la onlus “Proposte educative” con cinque ambulatori e due palestre. Lo staff di professionisti, che donano il loro tempo all’associazione, ha accolto una cinquantina di mamme in due anni e oggi sono una decina quelle che frequentano settimanalmente lo spazio. C’è chi ha bisogno di un consiglio, chi va per sentirsi meno sola, chi gioca con il proprio figlio, chi allatta e chi lo affida alle mani esperte e approfitta per riposarsi. «Il nostro progetto è patrocinato dall’Ulss 8 e da Cornedo - spiega la presidente -. Ora abbiamo chiesto il patrocinio a tutti i Comuni dell’azienda sanitaria, perché le donne che si rivolgono agli ospedali di Valdagno e Arzignano provengono dall’intera area. Non vogliamo sostituirci ai medici, ma fare da screening riconoscendo la difficoltà e dirottando la persona al pronto soccorso ostetrico, al consultorio, al servizio tutela minori o ai servizi sociali». Pedagogiste, logopediste, ostetriche, tecniche della motricità, psicoterapeute e psicologhe. Tutte donne, tranne un istruttore sportivo, e tutte under 40 in un’associazione con 1.200 soci e un bacino che va da Arzignano a Recoaro, ma che è stata contattata anche da famiglie di Treviso e Verona per il progetto estivo di educazione ambientale “Campo natura”. Al centro sempre il rapporto tra mamma e bambino e per “Il nido delle mamme” piccoli fino ai sei anni: «Il momento più delicato è quando, dopo le dimissioni dall’ospedale, ci si trova sole - aggiunge Povoleri -. Non esiste la rete familiare di un tempo. La nascita di un figlio stravolge la vita e il compito che ci poniamo è quello di normalizzare la maternità e favorire l’inserimento del nuovo arrivato. Stiamo parlando anche del bimbo adottato, in affidamento o del rapporto con i fratelli». Il servizio è disponibile il lunedì, dalle 9.30 alle 11.30. «Abbiamo deciso di essere presenti il lunedì perché è il momento più critico - spiega Valentina Corolli, coordinatrice volontaria dello staff del nido -. Il fine settimana si è circondate da parenti e poi ci si ritrova sole e spesso non si ha la forza di uscire di casa. Qui nessuna mamma è esclusa o giudicata. C’è chi allatta al seno e chi artificialmente e ad ognuna vengono date le risposte più adatte». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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