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Un automobilista su due non paga le contravvenzioni

La sala operativa del comando del Consorzio di polizia locale.   G.Z.Un posto di controllo effettuato dagli agenti del Consorzio di polizia locale “Valle Agno”. G.Z.
La sala operativa del comando del Consorzio di polizia locale. G.Z.Un posto di controllo effettuato dagli agenti del Consorzio di polizia locale “Valle Agno”. G.Z.
La sala operativa del comando del Consorzio di polizia locale.   G.Z.Un posto di controllo effettuato dagli agenti del Consorzio di polizia locale “Valle Agno”. G.Z.
La sala operativa del comando del Consorzio di polizia locale. G.Z.Un posto di controllo effettuato dagli agenti del Consorzio di polizia locale “Valle Agno”. G.Z.

I Comuni veneti riescono a incassare circa la metà delle multe per infrazioni al codice della strada elevate dagli agenti di polizia locale. Anche la Valle dell’Agno si allinea con i dati emersi da un recente studio pubblicato dalla Cgia di Mestre che parla di una riscossione media del 55,1 % per i Comuni veneti. «A incidere - sottolinea il comandante del consorzio “Valle Agno”, Daniele Vani - è la possibilità data dalla modifica al codice della strada che prevede lo sconto del 30% se la sanzione è pagata entro 5 giorni dalla contestazione. Ciò comporta una notevole diminuzione in percentuale del valore dell’incasso. Ma c’è anche chi ci marcia: la parte che finisce a ruolo è molto alta, tra il 20 ed il 30% delle sanzioni non pagate». Le contravvenzioni rilevate dal consorzio “Valle Agno” nel 2017 sono state 3.185, (circa il 6% in più in rispetto al 2016 quando erano state 3.008), con un incremento dell’importo complessivo delle sanzioni accertate pari a circa il 30,49% rispetto allo scorso anno, incremento perlopiù dovuto ai veicoli trovati privi di revisione (408, nel 2016 erano stati 215) con l’impianto di videosorveglianza per lettura targhe entrato in funzione ad aprile 2016. Ma a fronte dei 467.191 euro attesi, solo il 46 %, per un totale di 214.679 euro, è stato pagato. Ecco la suddivisione nei quattro Comuni che fanno parte del consorzio “Valle Agno”: Valdagno 1.784 verbali per un totale di 223.742 euro, pagati 101.980 pari al 45,6 %; Recoaro (che risulta il più “virtuoso”) 210 verbali pari a 27.923 di cui pagati 15.049 pari al 53,9 %; Cornedo 726 verbali pari a 135.849 euro dei quali incassati 64.368 pari al 47,4 %; Castelgomberto (fanalino di coda) 371 verbali per 80.600 euro dei quali pagati 33.271 euro pari al 41,3 %. Ma cosa succede quando non si paga una multa? «Scaduti i termini per il pagamento, la pratica – spiega Vani - passa nelle mani dell’Agenzia delle entrate riscossioni: questa invia una cartella esattoriale e se dopo ulteriori solleciti non avviene il pagamento o non interviene una mediazione con rateizzazione, la procedura prevede il fermo fiscale della vettura o il pignoramento di altri beni». Un procedimento al quale si affidano in molti presentando ricorso, anche perché la normativa è cambiata. «Prima era previsto il raddoppio della sanzione – conclude il comandante – e si recuperava dal 70 all’80%. Poi è stato introdotto un allungamento dei tempi per la riscossione, il raddoppio della sanzione è stato sostituito solo dagli interessi con possibilità di rateizzare. In più con l’allungarsi dei tempi c’è la possibilità di una rottamazione delle cartelle o della prescrizione. Parliamo anche di multe da 50 o 100 euro». Per le amministrazioni comunali si riducono gli incassi e ciò si ripercuote su una minor possibilità di spesa per il miglioramento della sicurezza stradale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Zordan

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