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Topi e degrado tra le serre e il parco

L’area verde intorno al parco La Favorita è da tempo considerata una sorta di terra di nessuno. FOTO K.Z.Desolante lo scorcio delle serre abbandonate al degrado. FOTO K.Z.
L’area verde intorno al parco La Favorita è da tempo considerata una sorta di terra di nessuno. FOTO K.Z.Desolante lo scorcio delle serre abbandonate al degrado. FOTO K.Z.
L’area verde intorno al parco La Favorita è da tempo considerata una sorta di terra di nessuno. FOTO K.Z.Desolante lo scorcio delle serre abbandonate al degrado. FOTO K.Z.
L’area verde intorno al parco La Favorita è da tempo considerata una sorta di terra di nessuno. FOTO K.Z.Desolante lo scorcio delle serre abbandonate al degrado. FOTO K.Z.

C’è chi pensa che se la situazione peggiorerà ulteriormente un problema di degrado diventerà un problema di salute pubblica e sicurezza.

Esagerazioni? Forse. Di certo l’abbandono è da anni una costante nell’area nelle vicinanze del parco La Favorita, polmone verde della città.

TOPI E INSETTI. Sul lato ovest spicca una ampia distesa di campi incolti dove sono stati avvistati più volte topi e insetti di ogni genere che sembrano prolificare. Nel mezzo tre moderni blocchi, in parte destinati a residenze e in parte a uffici, che sembrano intrappolati da una parte dalle vecchie serre. Scheletri di ferro e vetri rotti abbandonati, in balia dei capricci del tempo e dei balordi. Sul fronte opposto si distendono invece i prati, destinati ad altre lottizzazioni, ma che da anni giacciono incolti.

IL DIBATTITO. La soluzione per eliminare le serre decrepite sembra lontana anni luce. Nonostante, per dire, il dibattito in città sia sempre stato acceso. La memoria corre ai progetti di creazione di una Università della botanica, a un Centro benessere fino a una biblioteca. Ma non si fece nulla. «L’importante ora è trovare il modo di riportare l’attenzione sul luogo che ospita ancora le serre – dice il vicesindaco Michele Vencato -. Difficile sbilanciarsi ora su cosa diventeranno o su cosa potrebbero diventare. Perché, per intenderci, il primo problema è trovare i finanziamenti». Poi c’è la questione dei campi incolti e dei topi. «Il settore Igiene Pubblica dell’Ulss 5 – spiega il direttore Massimo Pasqualotto - di regola esegue accertamenti solo su richiesta del sindaco. Il sindaco, infatti, è responsabile di Autorità sanitaria. E a tutt'oggi non è pervenuta nessuna richiesta dal Comune». E, a breve, sembra non siano previste.

CARTE BOLLATE. Pochissime o quasi nulle per ora le possibilità di intervento del Comune perché quei campi sono proprietà privata. «Tutto, oggi, è nelle mani dell giudice fallimentare – spiega il vicesindaco Michele Vencato -. Le cose potrebbero cambiare se un creditore avanzasse delle proposte di acquisto dell’area. In ogni caso in quei campi, che prevedevano delle lottizzazioni, tutto resta regolato dal Prg. Quindi, in ogni caso, lo spazio è destinato solo a soluzioni abitative o direzionali”.

VICINI DI CASA. Proprio lungo via parco della Favorita si affaccia la nuova sede dell’Associazione Artigiani. «È davvero un peccato dover constatare che a margine di una zona verde così bella come il parco - spiega Luca Cavion presidente di Assoartigiani- perssiste su quei campi un notevole degrado. L’amministrazione comunale però ha assicurato di essersi già mossa per cercare di risolvere la situazione». In che modo lo si vedrà più avanti nel tempo.

Diversi intanto sono i verbali stilati in questi ultimi due anni dal Consorzio di Polizia locale Valle Agno. «Monitoriamo periodicamente la situazione – commenta il comandante Daniele Vanni -. Purtroppo la zona è incolta ed è un’area in liquidazione».

Così, intanto, si aspettano i tempi della giustizia. Poi toccherà ai privati che, probabilmente, subentreranno.

O al Comune, naturalmente. Di certo la soluzione è ancora in alto mare.

Giannino Danieli

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