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Terme senza pace
Agli imprenditori
ora manca il bando

Comune e imprese attendono il nuovo bando regionale. ARCHIVIO
Comune e imprese attendono il nuovo bando regionale. ARCHIVIO
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Cambio al vertice di “Terme di Recoaro spa”. Alberto Camposilvan, albergatore, è il nuovo presidente e sostituisce Paolo Asnicar. Durante i mesi estivi Camposilvan, a mo’ di volontariato, ha collaborato nella gestione del compendio e ora è pronto a guidare l’imprenditoria locale in questa nuova avventura. «Ci auguriamo sia possibile un affidamento diretto dalla Regione ma se servirà il bando non ci sono problemi. Speriamo tuttavia in un affidamento pluriennale per consentire una efficace programmazione degli investimenti. Nel frattempo a metà dicembre il compendio tornerà dalla Svec alla Regione», è la riflessione del presidente che sottolinea come qualsiasi programmazione non possa prescindere dalle decisioni di Venezia. Come noto “Terme di Recoaro spa” è una public company, una società ad azionariato diffuso con azioni che partono da mille euro con capitale sociale di 60 mila euro. Camposilvan fa il punto: «Il piano industriale è realistico e realizzabile. Sono stati preventivati 1 milione 200 mila euro di investimenti nei primi cinque anni. Nei primi tre puntiamo a sistemare gli impianti. Si tratta dell’attrezzatura per la mescita delle acque e le inalazioni. Poi si passerà alla realizzazione del centro benessere».

Camposilvan assicura: «Si partirà da subito anche con i percorsi di cura della psoriasi che avevano dato ottimi risultati». Mercoledì, intanto, alle 20.30 al teatro comunale è in programma una serata per spiegare ai cittadini il progetto. Per il centro benessere il presidente non vede problemi: «Gli spazi ci sono, basta solo riempirli. Ad esempio sotto il salone centrale c’è posto per queste strutture». Il piano industriale punta anche nei prossimi anni a portare l’apertura, che attualmente è solo estiva, a 8 mesi l’anno. Per quanto concerne il personale sarà composto da alcuni dipendenti fissi, il direttore e un paio di manutentori, uno per gli impianti e uno per il parco. Una volta a regime, poi, con gli stagionali saranno impiegate 15-16 persone. Nel frattempo la società ha riallacciato i rapporti con la Regione. Rapporti che avevano subito una brusca frenata quando il bando per la gestione delle terme aveva spiazzato gli imprenditori locali perché prevedeva un impegno solo di alcuni mesi mentre loro puntavano a una concessione decisamente più lunga. Il bando infatti era stato vinto da una società campana che però non aveva mai formalizzato l’impegno.

Luigi Cristina

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