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Terme, cambio segreto di presidente

Il compendio termale gestito quest’anno da una società di azionariato popolare. ARCHIVIO
Il compendio termale gestito quest’anno da una società di azionariato popolare. ARCHIVIO
Il compendio termale gestito quest’anno da una società di azionariato popolare. ARCHIVIO
Il compendio termale gestito quest’anno da una società di azionariato popolare. ARCHIVIO

Le terme a gestione popolare hanno un nuovo presidente e nessuno lo sapeva. La vicenda è emersa solo in questi giorni, ma risale all’inizio di agosto, quando la stagione delle terme era al suo apice, la decisione di Alberto Camposilvan di rimettere la carica di presidente della società Terme di Recoaro spa, sbattendo la porta.

Proprio perché il momento richiedeva un’operatività immediata, il consiglio di amministrazione, formato oltre che da Camposilvan, da Paola Borgo e Stefano Corrà, si è riorganizzato in tempi record: Paola Borgo è diventata presidente, Corrà vice e, su decisione del cda, è entrata in consiglio Erika Contin.

Le dimissioni dell’intero consiglio erano state annunciate fin dall’inizio della costituzione della “Terme di Recoaro spa”, ma a fine stagione per dare la possibilità ai soci di esprimersi con delle elezioni che avrebbero portato al rinnovo delle cariche.

Evidentemente qualcosa si è inceppato prima. Fatto sta che chi ha acquistato una o più quote apprende solo in questi giorni dell’improvviso cambio al vertice, dopo le dimissioni del 5 agosto. La neo presidente Paola Borgo rassicura: «Venerdì 22 settembre la “Terme di Recoaro spa” incontrerà i soci per ringraziarli del loro sostegno e festeggiare la buona riuscita della stagione estiva 2017. L’incontro precederà di poco l’assemblea convocata per la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione. La data verrà comunicata la sera stessa. L’assemblea che seguirà, previe dimissioni dell’intero attuale Cda come da impegno morale assunto all’atto della costituzione della società, sarà chiamata a nominare il Consiglio di amministrazione quale espressione della nuova compagine sociale».

«Dopo le dimissioni di Camposilvan - spiega - dovevamo cambiare presidente per ricevere i rimborsi dalla Ulss e per essere in regola con la Camera di commercio. La situazione era delicata. Serviva la figura di un nuovo presidente quanto prima».

«Non abbiamo comunicato niente - precisa subito - per evitare di sollevare polveroni, non mi sembrava una cosa adeguata. Sarebbe stato meglio se Camposilvan fosse rimasto ancora un mese e mezzo al suo posto e poi ci saremmo dimessi tutti».

Rimane il dubbio sul perché Camposilvan si sia dimesso. Ed è l’ex presidente a spiegare la ragioni del suo gesto: «Questa mia breve presidenza è stata caratterizzata da forti e costanti contrasti, con visioni discordanti sulla gestione. Non ho fatto altro che prendere le distanze da un consiglio che non riconosceva il valore della carica di presidente che rivestivo, impedendomi di svolgere le funzioni che richiedeva in maniera corretta e serena. Sarei rimasto come consigliere e avevo chiesto che diventasse presidente un altro membro tensioni».

«Ora - conclude - i soci potranno esprimere le loro preferenze tramite la loro partecipazione all’assemblea per la nomina del nuovo cda».

«Non mi pare ci fossero tutti questi contrasti, ma era diventato difficile confrontarsi - ammette Paola Borgo -. Non c’è stato alcun litigio. Sul fatto di abbandonare la presidenza e rimanere nel cda, è una cosa che non ci è mai stata comunicata».

Luigi Cristina

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