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Studenti a rischio Viale Trento
una roulette russa

Studenti impegnati nell’attraversamento di viale Trento. ZILLIKEN
Studenti impegnati nell’attraversamento di viale Trento. ZILLIKEN
Studenti impegnati nell’attraversamento di viale Trento. ZILLIKEN
Studenti impegnati nell’attraversamento di viale Trento. ZILLIKEN

«Quelle strisce sono pericolose». Ore 7.10, viale Trento sembra deserto. All’orizzonte, da nord e da sud, si profilano delle corriere che puntano verso la stazione Svt. Nel giro di cinque minuti, quella che prima sembrava una città fantasma si popola di centinaia di studenti. I ragazzi, scaricati dagli autobus, si riversano sul marciapiede e si dirigono verso la Cittadella degli studi che ospita i licei, l’Itis e, un centinaio di metri più distante, l’Iti.

Per raggiungere i banchi, però, gli studenti devono attraversare viale Trento e, per farlo, scelgono le strisce pedonali vicine all’incrocio con via Leopardi. Proprio in quei minuti, si concentra il traffico automobilistico. La scena che si ripete costantemente è la seguente: un gruppo di ragazzi si accosta alle strisce. L’auto che arriva in accelerazione, frena. Il gruppo di ragazzi che sembrava dirigersi con passo deciso all’attraversamento, rallenta per verificare che non ci siano auto in transito. L’auto in frenata accelera nuovamente. I ragazzi ripartono e l’auto inchioda. In pratica, è una roulette e sembra solo il caso a decidere che i tantissimi ragazzi passino incolumi.

Già alle 7.30, sulle strisce è passato almeno un migliaio di giovani. Subentra, negli autisti, la frustrazione per le code che inevitabilmente si formano per concedere il passo agli studenti. Le accelerate, quindi, sono sempre più nervose e le auto più impazienti si fanno largo tra un’ondata di studenti e l’altra, schivando a colpi di sterzo i ragazzi. «L’anno scorso una nostra compagna è stata investita su queste strisce - commentano alcune ragazze di terza dell’iti Luzzatti-. Ci sentiamo in pericolo». Stessa posizione per un trio di giovani, due ragazzi dell’Itis Marzotto e una giovane del liceo linguistico: «Sarebbe sufficiente - spiegano - che gli automobilisti viaggiassero con prudenza e prestassero sempre la dovuta attenzione». Stefano Fongaro, conducente di autobus per una linea privata, denuncia: «Non riesco più a tacere su questa situazione che si verifica tutti giorni. Circa 2 mila studenti sono costretti ad attraversare viale Trento per recarsi a scuola e i pericoli sono all’ordine del giorno»

«Serve più senso civico da parte di automobilisti e studenti- commenta l’assessore Liliana Magnani -. Possiamo agire in maniera più organica, magari con i nonni vigili dalle 7.30 alle 8 e negli orari di uscita».

Karl Zilliken

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