Cercansi volontarie anti-violenza. Le cronache non smettono di raccontare di giovani vite spezzate e in città lo sportello “Donna nuova” lancia un corso per reclutare nuove leve per rispondere alle richieste di aiuto.
NUOVE ENERGIE. Lo zoccolo duro del servizio di Cittadella sociale è rimasto, ma ha perso pezzi nei due anni di intenso lavoro. Da trenta, il gruppo si è ridotto di dieci unità e ora serve un nuovo appello. L’obiettivo è soprattutto quello di ampliare la fascia oraria e i giorni in cui lo sportello è attivo. Violenza psicologica e fisica, conflittualità portata all’esasperazione, abusi e dipendenza economica che diventa quasi sudditanza trovano consulenze legali e psicologiche che entrano in gioco quando il contatto diventa un caso da seguire.
I DATI. Di contatti in due anni ce ne sono stati 73, alcuni anche da fuori provincia. Il 36% delle donne che si è rivolto allo sportello cittadino ha ricevuto consulenze legali, il 44% consulenze psicologiche e il 15% è stato orientato ad altri servizi del territorio, come il consultorio familiare, la Caritas o i servizi sociali del Comune. Il 21% delle donne che si sono rivolte allo sportello è di nazionalità straniera, soprattutto africane e dei Paesi dell’Est. L’età non conta per chiedere aiuto: a far squillare il telefono, a bussare alla porta o a scrivere una mail sono giovani adolescenti come donne fino a 80 anni.
IL CORSO. Ad ottobre partirà il primo di tre incontri per formare le nuove volontarie. «Stiamo cercando nuove forze per ampliare il nostro punto d’ascolto - ha spiegato la referente Giulia Pianezzola - Il calo dei volontarie è fisiologico. Siamo tutte impegnate con lavoro e famiglia e purtroppo a volte ci si rende conto che è un’impresa gestire anche poche ore al centro. La figura di chi si occupa dello sportello è determinante perché rappresenta il primo contatto del servizio con le donne in difficoltà, funge da filtro alle richieste e indirizza le persone verso la soluzione più adatta alle loro esigenze. Ci siamo accorte che a volte gli orari delle persone che ci cercano sono diversi e il contatto avviene tramite posta elettronica. Quindi vorremmo aprire e rispondere al telefono non solo il lunedì dalle 18 alle 19. Il corso è gratuito e non deve necessariamente sfociare in questo. L’aiuto è importante anche per mansioni di segreteria, di organizzazione dei corsi, di promozione dell’attività e degli incontri». I tre incontri si terranno nella Cittadella sociale di viale Regina Margherita alle 20.15, giovedì 5, 12 e 19 ottobre. Intanto partirà anche un corso di biodanza, con lezione gratuita lunedì 25, alle 20, nella sede della cooperativa Studio Progetto, presieduta da Andrea Rilievo, che insieme all’associazione Punto D per i diritti e le pari opportunità, guidata da Silvia Fugagnollo, ha fatto nascere il progetto “Donna nuova”. «Questo corso, come quello sull’autodifesa o sull’autostima ci consente di avere delle entrate per pagare le bollette e coprire gli altri per costi di gestione -ha concluso Pianezzola- Anche le “Mamme per la corsa” ci hanno aiutato, devolvendo i fondi raccolti con le loro iniziative». Lo staff di volontarie vede impegnate anche le psicologhe Virginia Cioni e Barbara Novello e gli avvocati Evi Fongaro e Elisabetta Fontana.