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«Sono perseguitato dai ladri»

Giancarlo Rasia, preso di mira dai ladri una decina di volte. CARIOLATO
Giancarlo Rasia, preso di mira dai ladri una decina di volte. CARIOLATO
Giancarlo Rasia, preso di mira dai ladri una decina di volte. CARIOLATO
Giancarlo Rasia, preso di mira dai ladri una decina di volte. CARIOLATO

Non ne può davvero più Giancarlo Rasia. Si definisce perseguitato dai ladri perchè la casa è stata presi mira già nove volte negli ultimi anni. Tre intrusioni le ha subite addirittura nel giro di qualche mese, a partire da marzo.

Il 10 marzo, per la precisione, i manigoldi sono entrati dopo aver scassinato la serratura della porta e ridotto in frantumi un vetro del portone del garage. È scattato l’allarme al cellulare e i ladri se la sono data a gambe levate. I delinquenti, probabilmente gli stessi, ci hanno riprovato il 31 luglio. In questa occasione hanno tagliato con il flessibile una sbarra e sono entrati dalla finestra del garage. Non si sono preoccupati dell’allarme, che era scattato, hanno rovistato da per tutto, perfino nel mobiletto del bagno, gettando biancheria e cassetti sul pavimento alla ricerca di gioielli o oggetti di valore. La terza volta è di questi giorni. I ladri hanno tagliato la rete metallica di recinzione in due punti, hanno forzato una tapparella di recinzione. Ma è scattato l’allarme e in questa occasione hanno scelto di non rischiare e sono scappati via. «Erano le 23.30 e, quando sono arrivato, erano già scomparsi – afferma Giancarlo Rasia, 61 anni pensionato -. Io e mia moglie Agnese non ne possiamo più di questa situazione. Si tratta di una casa a disposizione, di cui lei è proprietaria, che teniamo con cura e utilizziamo per momenti conviviali e per trascorrere alcune ore immersi nel verde, che è la caratteristica della località conosciuta come “mezzi campi comunali” al termine della via Pascoli. Non capisco cosa pensano di trovare i ladri, perché è chiaro che in casa non lasciamo niente di valore. C’è solo l’arredamento delle stanze».

«Sono stufo di sostituire serrature, rimettere vetri alle finestre, rifare le inferiate e la recinzione metallica – sbotta il marito -, ripulire e mettere in ordine le stanze. Ma anche psicologicamente ci sentiamo derubati della nostra vita privata. È difficile ricominciare ogni volta come se non fosse successo niente. Appenderò un cartello a più lingue informando i ladri che non c’è niente da rubare».

Ma, tutta la zona è periodicamente setacciata dai ladri. Le altre case sono state tutte “visitate”, una o più volte, dai manigoldi, che hanno rubato tagliaerba, motoseghe e strumenti di giardinaggio. C’era chi allevava le galline, ma ha dovuto smettere. Lo stesso discorso vale per gli orti, al momento della maturazione spariscono gli ortaggi. Tutte le volte è stata sporta denuncia ai carabinieri. «L’amministrazione comunale intensificherà il servizio di sorveglianza con la polizia locale consortile e con i Rangers, che sono convenzionati con il Comune di Cornedo – ha detto l’assessore alla sicurezza Francesco Lanaro - . Bisogna ridare fiducia e sicurezza a questi cittadini».

Aristide Cariolato

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