La città entra nella lista nera dei camperisti. Non solo: l’Associazione nazionale coordinamento camperisti ha presentato ricorso al Tar contro il divieto, scattato a giugno, di transito per veicoli di tir, furgoni e camper nel parcheggio di via Pedescala. Ma l’Amministrazione gioca d’anticipo e sono pronte una nuova ordinanza e una variante urbanistica per recintare l’area facendo sparire il parcheggio.
Prima di arrivare al Tribunale amministrativo regionale, l’associazione camperisti aveva provato la via del dialogo: «Dopo una segnalazione, avevamo saputo che sul sito internet del Comune era comparsa la comunicazione “Parcheggio di via Pedescala: da agosto via tir, furgoni e camper” - ha spiegato Pierluigi Ciolli, addetto al settore tecnico-giuridico dell’associazione - Nel comunicato veniva anticipata anche l’installazione di apposite sbarre ad altezza ridotta dal suolo. Dalle fotografie si capisce che non ci sono i presupposti, ad esempio mancano altezze che costutiscano ostacoli all’interno dell’area, per impedire l’ingresso ai veicoli di altezza superiore a 2 metri tra cui gli autocaravan che solitamente vi sostavano. La prima mossa è stata la richiesta di revoca dell’ordinanza proprio per evitare di arrivare alle vie legali».
Quindi, invito a revocare l’ordinanza, diffida a non installare o, eventualmente, a rimuovere le sbarre e il divieto. Di fatto, le sbarre non sono state posizionate, ma ora si è arrivati all’impugnazione dell’atto definito illegittimo dai camperisti. Non basta. L’associazione ha anche chiesto di poter vedere il provvedimento che avrebbe consentito l’installazione delle sbarre anti-camper, gli atti ed i documenti dell’istruttoria che hanno portato al divieto, senza però ricevere alcuna risposta.
«A questo punto l’ex park sterrato, che ha una destinazione residenziale, verrà recintata lasciando solo un piccolo parcheggio a nord a servizio di chi vive in zona e delle attività commerciali regolamentato con disco orario -ha affermato il sindaco Giancarlo Acerbi- Quell’area sarà oggetto di progetti ad uso residenziale o direzionale. Non ha mai avuto una destinazione di parcheggio e quindi non è garantita la manutenzione e vi sono problemi assicurativi. Noi siamo dalla parte dei camperisti, quelli “nostrani”, lo dimostra anche il fatto che le due associazioni locali hanno ricevuto in uso gratuito le attuali sedi. A Castelvecchio è a disposizione un’apposita area camper e posteggi sono presenti anche al Pala Soldà». Da parte dell’associazione c’è la sicurezza di vincere la battaglia: «Siamo sicuri di aver ragione, perchè ormai abbiamo affrontato con successo cause di questo genere in tutta Italia. Peccato, perchè saremmo stati disponibili a capire i problemi dell’Amministrazione e a trovare soluzioni senza far spendere soldi ai contribuenti. Se per esempio si trattava di impedire la sosta ai nomadi avremmo potuto suggerire altre vie già sperimentate».