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Valdagno

Scoppia il caos
tra mendicanti
Profugo ferito

Il senegalese ferito alla mano mentre chiede l’elemosina. CRISTINA
Il senegalese ferito alla mano mentre chiede l’elemosina. CRISTINA
Il senegalese ferito alla mano mentre chiede l’elemosina. CRISTINA
Il senegalese ferito alla mano mentre chiede l’elemosina. CRISTINA

VALDAGNO. Lite tra mendicanti a Ponte dei Nori, a Valdagno, nella zona dei supermercati. A farne le spese è stato un 27enne senegalese che da un mese è ospitato con altri dieci richiedenti asilo in via Sandri e Menti, nella frazione di Novale, sotto la gestione della cooperativa Maninpasta. Il giovane l’altro pomeriggio, verso le 14, era pronto, come altri giorni, a prendere posto davanti a un supermercato per chiedere l’elemosina. Ne è nata però una lite per il posto con un altro mendicante, terminata con il ferimento del senegalese e l’intervento delle forze dell’ordine. Secondo il racconto del ferito si tratterebbe di una faccenda di “turni”: «Toccava a me chiedere l’elemosina al pomeriggio, mentre un nigeriano se ne occupa al mattino. Invece non volevano farmi iniziare». La situazione è degenerata e c’è stata una colluttazione nella quale il senegalese ha riportato una ferita alla mano sinistra. Quando sono intervenuti gli agenti del consorzio di polizia locale Valle Agno, che con una pattuglia stavano controllando la zona, l’altro ragazzo è scappato, mentre il senegalese ferito è rimasto a terra. Poi sono giunti i carabinieri e l’ambulanza che ha trasportato il senegalese al pronto soccorso per le cure. Dopo alcuni punti di sutura alla mano, il 27enne è tornato subito davanti al supermercato a chiedere l’elemosina con la mano bendata. Giovanni Zarantonello, presidente della cooperativa Maninpasta, è deciso: «Il ragazzo verrà subito allontanato e portato a Vicenza nella nostra struttura. Aveva già avuto delle segnalazioni, ma soprattutto quello che ci preoccupa è che ha manifestato il desiderio di vendicarsi, quindi per evitare che la cosa possa degenerare ulteriormente abbiamo deciso per il trasferimento».

Per il senegalese c’è anche il rischio concreto di venire escluso dal programma di accoglienza per i richiedenti asilo. «Non è infatti ammissibile - prosegue Zarantonello - che vada a chiedere l’elemosina visto che ci occupiamo già noi di lui».

Il ragazzo ha manifestato la volontà di trasferirsi in Germania e lasciare l’Italia per cercare un posto di lavoro quando avrà i documenti. «Sono arrivato in Italia - ha raccontato - prima raggiungendo la Libia dal Senegal a piedi e poi con un barcone fino in Sicilia. I soldi dell’elemosina li mando in Senegal alla mia famiglia perché ho moglie e due figli piccoli. A Valdagno mi trovo bene e la gente è gentile con me». Il sindaco Giancarlo Acerbi rassicura: «Si tratta di un episodio isolato. Il regolamento contro l’accattonaggio molesto a Valdagno è severo e sono molte le sanzioni che il comando di polizia locale ha emesso. Inoltre invito i cittadini a segnalarci eventuali situazioni per poter intervenire tempestivamente».

Luigi Cristina

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