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Quei furbetti dei prestiti
Cento libri mai restituiti

Il box per la restituzione dei libri  vicino alla biblioteca. ZILLIKEN
Il box per la restituzione dei libri vicino alla biblioteca. ZILLIKEN
Il box per la restituzione dei libri  vicino alla biblioteca. ZILLIKEN
Il box per la restituzione dei libri vicino alla biblioteca. ZILLIKEN

Quando i topi da biblioteca incontrano quelli da appartamento, potrebbero nascere i “furbetti dei libri”. E non erano nemmeno pochi a Valdagno quelli che decidevano di tenersi i libri presi in prestito o che si dimenticavano di restituire romanzi o saggi e che poi si vergognavano di riportarli ai bibliotecari, considerato che fino a cinque mesi fa la media dei libri «smarriti e non restituiti era di 100 volumi al mese, con un costo stimato per l'amministrazione comunale di 25 euro a volume, tra il prezzo ed i costi messi in campo per il recupero», come confermato dall'assessore alla cultura Michele Vencato. Poi, nello scorso mese di maggio, è stato installato all'ingresso di Villa Valle il “Box reso 24”, uno scatolone metallico con i loghi del Comune e della biblioteca. Questo corpo estraneo alle linee della villa seicentesca in cui è ospitata la civica dà la possibilità di restituire quanto preso in prestito restando lontani da occhi indiscreti dalle 6 alle 21.30 tutti i giorni dell'anno, con un cancello programmato in automatico. Alla metà di ottobre la media dei libri non riconsegnati è calata del 70% e si attesta su 30 al mese. Una volta recuperato il libro dato per disperso dal box nel parco di lettura della biblioteca, l'addetto si limita a sospendere l'abbonamento dello smemorato lettore per un numero di giorni pari al periodo in cui il testo è stato trattenuto. Per il lettore nessuna figuraccia, nessuno sguardo bieco o rimprovero da parte del bibliotecario e per il Comune «un risparmio fino ad ora quantificato in 1.200 euro».

Lo scatolone metallico, fin dal momento della sua installazione, è stato scandagliato dagli occhi dei cittadini, fino ad arrivare a Giuseppe Ciambrone, capogruppo del Movimento 5 stelle, che ha portato la questione sui banchi del consiglio comunale. Questo perché il pentastellato sostiene in primis che «è inutile aver installato il box a due passi dallo stabile della biblioteca, sarebbe stato più opportuno decidere di posizionarlo in una frazione o comunque lontano dal centro». In secondo luogo, Ciambrone ha chiesto conto «di quanti soldi siano stati spesi per il box, per l'adeguamento e l'automazione del cancello da cui si accede alla biblioteca e di eventuali ulteriori soldi spesi per gli addetti della civica che si debbano occupare del Box. Inoltre, vorrei sapere se l'apparecchio è utilizzato». A queste richieste ha risposto lo stesso assessore Vencato, spiegando: «Abbiamo deciso di posizionarlo lì sia perché il centro non è un'area facilmente accessibile alle auto ed i libri possono essere restituiti durante una passeggiata, sia perché se lo avessimo installato in una frazione, ipotesi comunque valutata, sarebbe stato necessario delegare un incaricato ad un controllo quotidiano con spese per carburante e spostamenti. La spesa per il box è stata di 3 mila 400 euro, così come quella per la ristrutturazione ed automazione del cancello. Nel box sono stati rinvenuti anche 150 libri al giorno, segno che è stata una novità apprezzata e che viene utilizzata da moltissimi abbonati».

Karl Zilliken

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