<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Punto nascite aperto per un altro anno

L’ospedale San Lorenzo di Valdagno, salvo il punto nascite
L’ospedale San Lorenzo di Valdagno, salvo il punto nascite
L’ospedale San Lorenzo di Valdagno, salvo il punto nascite
L’ospedale San Lorenzo di Valdagno, salvo il punto nascite

Il punto nascita resta. Il reparto maternità del San Lorenzo rimane confermato almeno fino al 2018. Non solo. E la struttura viene rafforzata. Da lunedì 5 dicembre apre il nuovo servizio di partoanalgesia.

Le partorienti, che lo chiederanno e saranno nelle condizioni cliniche adatte, potranno effettuare il parto senza dolore con l'epidurale, una tecnica sicura e ormai ampiamente praticata, che riduce lo stress del travaglio e permette alla donna di vivere le sensazioni di questa straordinaria esperienza nel modo più naturale possibile. Valdagno si porta a casa due importanti risultati, impensabili fino a metà agosto quando la chiusura del punto nascita sembrava pressoché senza ritorno. Anzi, i risultati diventano tre, se si aggiunge che, sempre il 5 dicembre parte un altro prezioso servizio, la Topoi, la terapia osservazionale post-operatoria. Tutto nel solco di garantire – spiega il dg Giovanni Pavesi - ai pazienti e all'ospedale «la massima messa in sicurezza». Insomma non più una “deadline” per il punto nascita, ma per il San Lorenzo un rilancio su tutta la linea. La legge regionale 19, con cui ad ottobre il consiglio di palazzo Ferro Fini a Venezia ha approvato la riforma istituendo l'azienda zero e riducendo da 21 a 9 il numero delle Ulss, proroga, con un norma precisa, fino al 2018 le schede ospedaliere oggi in vigore. Gli assetti di reparti e servizi ospedalieri di tutto il Veneto non si toccano intanto per tutto il 2017. Eventuali modifiche saranno stabilite dalla nuova programmazione che la Regione dovrà pensare e decidere.

Valdagno continuerà ad avere tutta la sua geografia ospedaliera e i bambini continueranno a nascere al San Lorenzo. Per questo anche l'avvio di un'operazione di potenziamento su tutto il fronte dell'ospedale materno-pediatrico. Una pediatra del San Bortolo lavora già da mesi ogni giorno a Valdagno per 6 ore. Il primario Massimo Bellettato fa ruotare al San Lorenzo tutte le componenti della sua squadra. E copertura, dunque, raddoppiata rispetto al passato quando il servizio era assicurato solo per 3 ore da medici gettonisti dell'ospedale di Santorso che, fra l'altro, costavano parecchio. «Abbiamo fatto svolgere agli anestesisti di Valdagno – spiega il direttore sanitario Giampaolo Stopazzolo – un periodo di formazione al San Bortolo dove l'epidurale è ormai una routine. E adesso attiveremo un ambulatorio settimanale per le pazienti interessate alla partoanalgesia che siano alla 36esima settimana di gestazione o successiva.

Le prenotazioni si raccoglieranno nel reparto di ostetricia e ginecologia. Un anestesista dedicato e un'infermiera preparata ad hoc seguiranno la paziente che farà l'epidurale. All'inizio il servizio sarà garantito da lunedì a venerdì dalle 8 alle 20. In seguito verrà esteso ai fine settimana e alle ore notturne». Ovviamente la direzione dell'ormai ex Ulss 5 continuerà a monitorare l'attività del punto-nascite.

«Lo facciamo con la massima attenzione – dice Stopazzolo - perché sia rispettata la soglia di sicurezza e il numero dei nati non scenda sotto la barriera prevista dal decreto-Lorenzin».

Franco Pepe

Suggerimenti