Tosaerba, rastrello e alberi contro il degrado. Un giardinaggio “di lotta” che Guido Caile, 70 anni, porta avanti da oltre 30 anni e che ora il Comune riconosce con un piccolo contbuto. Qualche decina di euro all’anno, ma poco importa, perché l’obiettivo di Caile è un altro: «Voglio dare una mano alla nostra comunità e anche i piccoli gesti possono fare la differenza». Tutto ha inizio 36 anni fa quando Caile, già presidente dell’associazione lavoratori e pensionati Marzotto, si è trasferito in via Tripoli, dove ha costruito la sua abitazione in area Peep. C’era una cosa, però, che proprio non gli andava giù: le condizioni del verde pubblico dietro casa sua. E chiamarlo verde pubblico, all’epoca, era un’esagerazione. Meglio parlare di una scarpata. «Quell’area del Comune non si poteva definire verde, era diventata una sorta di discarica di materiali edili - racconta-. C’era di tutto e con un mio vicino di casa abbiamo iniziato la pulizia, portando via rifiuti e scarti. Il risultato era una zona verde, su cui però non avevamo il permesso di tagliare l’erba».
A metà degli anni ’90 è partita la costruzione di via Aldo Moro: «Un’opera fondamentale che, però, ha ritrasformato l’area che avevamo ripulito in una discarica di scarti e detriti - prosegue Caile -. Ci siamo nuovamente rimboccati le maniche e l’abbiamo rimessa a nuovo. Questa volta, però, abbiamo anche piantato una ventina di alberi da frutto che ora sono cresciuti e punteggiano l’area». Caile si occupa di «tagliare l’erba e curare le piante. Con l’arrivo della primavera, inizio con gli sfalci, otto all’anno. Il tutto con i miei strumenti. Ci vogliono un tosaerba, un decespugliatore e olio di gomito».
Il Comune ora ha formalizzato un contributo triennale di 180 euro per l’area gestita da Caile in via Tripoli che, però, non è solo. Perché ci sono altri anziani che hanno deciso di mettere il loro tempo a servizio delle aree pubbliche. In via De Gasperi ci pensano Guido Intelvi, a cui l’amministrazione ha concesso un contributo annuale di 35 euro, e Romano Faccin che ha ricevuto 40 euro. La cifra finanziata varia a seconda dell’ampiezza dell’area. In pratica, per l’amministrazione comunale un “peso” in meno ed anche un piccolo risparmio considerato che in tre anni sborserà 765 euro, una cifra modesta rispetto a quello che potrebbe costare se le aree verdi, per quanto piccole, fossero in mano a professionisti del settore.