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Valdagno

Profughi a Novale
«Abbandonati,
portateci via»

Una delle stanze della palazzina di Novale con i sacchetti di vestiti Restano dei problemi di scarico in un bagno, che si allagaL’esterno dello stabile di via Sandri e Menti usato per l’accoglienzaIl gruppo di  richiedenti asilo trasferito a Novale. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN
Una delle stanze della palazzina di Novale con i sacchetti di vestiti Restano dei problemi di scarico in un bagno, che si allagaL’esterno dello stabile di via Sandri e Menti usato per l’accoglienzaIl gruppo di richiedenti asilo trasferito a Novale. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN
La situazione dei profughi a Novale (Zilliken)

VALDAGNO. «Non vogliamo stare qui». Gli undici richiedenti asilo arrivati domenica e ospitati in via Sandri e Menti nella frazione di Novale hanno le idee chiare. «Non sappiamo perché ci hanno portati qui - spiegano -. Sabato ci hanno detto che avremmo dovuto trasferirci. Non chiediamo molto, solo di tornare dove eravamo prima: tra Vicenza e Costabissara. Ci eravamo abituati, avevamo un bel rapporto con i residenti. Alcuni di noi studiavano, altri avevano la possibilità di cercare un lavoretto».

I ragazzi, tra i 18 e i 28 anni, aprono poi le porte della palazzina dove sono ospitati. Nel sottotetto si trovano materassi e seggiole accatastate e travi di legno sostenute da ulteriori sostegni lignei, con il dubbio che la copertura possa cedere, soprattutto in caso di nevicate, mentre il bagno al piano è allagato. «Ci hanno lasciati qui con le bici e non ci hanno detto dove eravamo. Non sappiamo nemmeno dove fare la spesa, abbiamo fame. Siamo lontani da tutto. L’altra notte - concludono - si è spento il riscaldamento e siamo rimasti al freddo. Fateci solo tornare dove abitavamo prima».

Karl Zilliken

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