Fumata bianca per la Superstrada Pedemontana Veneta. Dopo tre riunioni del Coc (Centro operativo comunale) i tencici hanno deciso che lo spostamento dell’alveo del torrente Poscola dovrà essere fatto a sud. Definire la soluzione ottimale per la messa in sicurezza dell’area, dove insiste il cantiere della galleria Castelgomberto – Malo è il passo obbligato per ricominciare i lavori di scavo del tunnel, bloccati a seguito del crollo del fronte avvenuto l’11 settembre. A dare un’accelerata è stato l’arrivo delle piogge, che rendono ancor più problematica la situazione idrogeolgica dell’area attraversata dal torrente Poscola, ricca di risorgive, e con il terreno permeabile.
Nei primi due incontri, svoltisi a Castelgomberto, era emersa la necessità di deviare il corso del torrente. Bisognava però decidere se fare lo spostamento a nord o a sud. Una scelta subordinata a ulteriori indagini idrogeologiche del terreno. E infatti in questi due mesi nell’area c’è stato un andirivieni di tecnici pubblici e privati, che hanno scandagliato la zona del cantiere, mentre i volontari della protezione civile della valle dell’Agno tenevano sotto controllo il torrente Poscola.
Molto probabile che, a favore della scelta a sud, abbia giocato il fatto che lo spostamento avviene nell’ambito del cantiere e sopra il tratto di tunnel già costruito, mentre quella a nord avrebbe comportato un’ulteriore occupazione di terreni privati e conseguenti espropri con i problemi che ne sarebbero conseguite. Strettissimi i tempi concordati per il completamento dei lavori per il nuovo tratto di alveo, che dovranno essere ultimati entro Natale.
Con la messa in sicurezza dell’area, dovrebbe scattare il dissequestro giudiziario, e si potranno, quindi, ricominciare i lavori di scavo del tunnel. Nel versante di Malo, dopo l’incidente mortale di un opereaio, è stato posto sotto sequestro uno dei tunnel, che costiuiscono la galleria Castelgomberto –Malo.
L’altro ieri intanto è andato a buon fine il collocamento dei bond da un miliardo e mezzo, che dovrebbe ridare tranquillità al consorzio Sis, che sta realizzando in project financing i 94 chilometti di superstrada Montecchio Maggiore – Spresiano, che costa oltre due miliardi.