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Ponte della Vittoria chiuso

Auto in colonna ieri mattina lungo viale Trento. ZILLIKEN
Auto in colonna ieri mattina lungo viale Trento. ZILLIKEN
Auto in colonna ieri mattina lungo viale Trento. ZILLIKEN
Auto in colonna ieri mattina lungo viale Trento. ZILLIKEN

Sei minuti per percorrere un chilometro e 700 metri. Dopo la chiusura del ponte della Vittoria per i lavori di restauro e messa in sicurezza che proseguiranno per sei mesi, sono evidenti i disagi al traffico. «Prima di intervenire, stiamo studiando i flussi di traffico», fanno sapere dal municipio. Da un test effettuato ieri mattina alle 10, senza quindi problemi legati alle ore di punta (traffico riconducibile ad ingressi ed uscite dagli istituti scolastici) o ai giorni di mercato dove fisiologicamente crescono i volumi di veicoli sulle strade, per percorrere il tratto che va dalla rotonda del ponte delle Vasche all’incrocio tra viale Trento e via San Cristoforo, ci vuole circa il doppio del tempo rispetto alla consuetudine. I tempi, da altre prove effettuate, crescono notevolmente in altri orari o nei giorni clou di martedì e venerdì, soprattutto a causa dei due semafori agli incroci tra viale Trento e viale dei Lanifici e tra lo stesso viale Trento e via IV novembre. Se, infatti, nella normalità, ci si imbatte nel rosso una volta sola e poi si riesce a transitare, con l’aumento del traffico si rischia di dover attendere tre o quattro volte il turno. Il problema è decisamente più evidente nella direttrice nord-sud, mentre non si segnalano particolari disagi arrivando da Cornedo. Questo perché chi arriva da sud ed è informato circa la chiusura del ponte della Vittoria, sa che è meglio percorrere via Fermi e bypassare il punto nero, attraverso il quartiere di Oltre Agno, mentre chi arriva da nord e deve raggiungere il centro valdagnese è costretto a “buttarsi” su viale Trento. In particolare, i problemi si riscontrano all’incrocio tra viale Trento e via Leopardi da dove si scarica tutto il traffico di Oltre Agno verso il centro ma anche, nei giorni con più traffico, all’incrocio tra lo stesso viale Trento e via san Paolo.

Il sindaco Giancarlo Acerbi, presentando i lavori di adeguamento del ponte aveva dichiarato: «L’opera è necessaria e di vitale importanza per la messa in sicurezza di un asse viario molto frequentato sia da mezzi, che da pedoni. I disagi che l’intervento comporterà sono stati previsti e, grazie alla collaborazione con la ditta che eseguirà i lavori, abbiamo cercato di ridurli al minimo».

Ora, dal Comune fanno sapere che «stiamo studiando i flussi del traffico per capire se e come intervenire. Con buona probabilità, dopo aver raccolto tutti i dati utili, tareremo diversamente i tempi dei semafori per rendere più scorrevole la direttrice nord-sud, l’unica in cui si segnalano problemi». Per il momento, con alcune deviazioni, per rispondere alle esigenze degli studenti che frequentano le scuole poco distanti, il ponte è ancora transitabile dai pedoni e dai ciclisti, ma in estate verrà chiuso per sveltire i lavori. Anche Svt ha dovuto sopprimere due fermate della linea urbana, quella di via Colombo e quella del vecchio ospedale, approfittando della possibilità di creare un circuito vicino alla fermata di via Carducci. Complessivamente, la sistemazione del ponte che risale agli anni ’30 costerà 560 mila euro, finanziati per 125 mila euro con contributo regionale che hanno consentito di partire con il miglioramento sismico.

Karl Zilliken

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