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«Per l’ospedale mobilitazione d’altri tempi»

Il sindaco Giancarlo Acerbi fa il bilancio di questo 2016. ZILLIKENL’area dove sorgerà il palatenda per scuole e società sportive. ZILLIKEN
Il sindaco Giancarlo Acerbi fa il bilancio di questo 2016. ZILLIKENL’area dove sorgerà il palatenda per scuole e società sportive. ZILLIKEN
Il sindaco Giancarlo Acerbi fa il bilancio di questo 2016. ZILLIKENL’area dove sorgerà il palatenda per scuole e società sportive. ZILLIKEN
Il sindaco Giancarlo Acerbi fa il bilancio di questo 2016. ZILLIKENL’area dove sorgerà il palatenda per scuole e società sportive. ZILLIKEN

Sulla scrivania una richiesta da parte delle minoranze di conoscere il numero di richiedenti asilo presenti in paese. Quello dei profughi è inevitabilmente un tema che ha segnato anche il 2016 valdagnese. «Ma quello che non capisco, e che mi rifiuto di guardare, sono certi commenti sui social network», chiarisce il sindaco Giancarlo Acerbi.

Sindaco, che anno si chiude?

Un anno segnato indubbiamente dalla grande mobilitazione per l’ospedale San Lorenzo. La società civile della vallata e amministratori si sono impegnati materialmente e concettualmente in questa battaglia. Per fortuna si è chiusa bene.

È stato un risveglio del territorio?

Diciamo che è stato un buon segnale che ha fortificato l’autostima della Valle. Diciassette mila firme raccolte, 8 mila persone scese in piazza per farsi sentire in una giornata caldissima non erano certe scontate.

Se li aspettava questi numeri?

Avevo molta paura, sono cambiati i tempi delle manifestazioni di piazza e delle protese e c’è sicuramente meno affezione. Non mi aspettavo questa mobilitazione, ma dimostra che per i problemi concreti la gente ha ancora voglia di farsi sentire.

In certi momenti è passato anche il messaggio che il punto nascite non fosse sicuro.

Bisogna sfatare questa storia. Nessuno tra direzione generale dell’Ulss e medici avrebbero tenuto aperto un punto nascite non sicuro. E ora è stato ulteriormente potenziato. C’è stato un danno con tutto questo parlare, ma adesso molte partorienti stanno tornando.

In paese è recente l’arrivo di un gruppo di undici profughi, non senza polemiche.

Valdagno per tradizione è una città solidale. Questa vicenda però è stata gestita male in primis dalla cooperativa e poi dalla prefettura. Abbiamo già 35 profughi da qualche anno e non ci sono stati problemi perché l’accoglienza è stata preparata prima e gestita con comune e residenti. A Novale ci sono stati catapultati questi ragazzi, senza sapere chi e quanti erano e i cittadini si sono lamentati. Che poi alcune lamentele travalichino la logica l’ho già detto e ho anche minacciato di segnalare alle autorità competenti qualsiasi comportamento non rispettoso della norma. Ma di certo una cosa del genere poteva essere gestita meglio.

Ha detto che non guarda i social

No perché, oltre a non avere tempo, non voglio starci male e perché è troppo facile scrivere quello che si vuole da dietro un computer.

La riduzione della tariffa del tunnel?

Ci tenevo molto perché era una delle poche promesse fatte in campagna elettorale. Ci abbiamo lavorato da subito e grazie anche alla collaborazione del presidente della Provincia, dell’amministratore di Vi.Abilità e dei colleghi di Schio e Thiene siamo riusciti ad ottenere un risultato che va a vantaggio dei cittadini e che favorisce l’integrazione dell’Alto Vicentino.

Che rapporti ci sono con i comuni vicini?

Stiamo attendendo risposta dalla Regione per capire come costituire l’Unione montana, ma la legge è incerta.

E con Schio e Thiene?

Da anni con la Fondazione Festari ragioniamo sull’Alto Vicentino in un’ottica di area vasta. Con Schio e Thiene abbiamo in ballo iniziative concrete.

Ad esempio?

Nella cultura e nella viabilità, lo vedrete prossimamente. A gennaio abbiamo gli Stati generali dell’Alto Vicentino.

L’aspetto più complesso di quest’anno?

Ospedale a parte, è difficile non riuscire sempre a dare risposte ai cittadini in difficoltà. La crisi economica continua a farsi sentire e ci sono famiglie che chiedono aiuto .

Opere pubbliche.

Ah ecco, mi chiedevo se non ne avremmo parlato...

Partiamo.

Abbiamo portato avanti il piano asfaltature e ora partiranno i marciapiedi. Poi siamo riusciti a sbloccare le strade Maso-Vegri e Marchesini. Adesso finiremo i lavori del centro, che hanno creato un po’ di trambusto ma abbiamo sistemato anche i sottoservizi.

E per il 2017?

Dopo le vacanze di Natale partiamo con la ciclabile e abbiamo ottenuto con i fondi Odi le risorse per il secondo stralcio. Tra 2-3 anni si potrà arrivare a Recoaro. Previsti poi il restauro del ponte della Vittoria, la sistemazione dello stadio dei Fiori e siamo al lavoro per la nuova tensostruttura con la Provincia. Altri progetti sono in cantiere

Quello più ambizioso?

Vari. Avremo un tesoretto che ci deriverà dalla vendita della Pasubio. Il bilancio che andiamo ad approvare prevede opere pubbliche per 6 milioni di euro.

Si ricandiderebbe?

Sì, quando decido una cosa la porto fino in fondo.

E si ricandiderà?

Perché no? Vediamo. Non mi fascio la testa prima del tempo.

Alessia Zorzan

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