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Ora l’agricoltura riparte dalla piazza

Marcia a sei zampe con trecento persone e 150 cani. FOTO ZORDANStand e prodotti tipici, dalle mele alle zucche della valle dell’agnoAnche animali alla festa dell’agricoltura di ieri.  FOTO ZORDANI funghi esposti alla mostra micologica a palazzo Festari. FOTO ZORDAN
Marcia a sei zampe con trecento persone e 150 cani. FOTO ZORDANStand e prodotti tipici, dalle mele alle zucche della valle dell’agnoAnche animali alla festa dell’agricoltura di ieri. FOTO ZORDANI funghi esposti alla mostra micologica a palazzo Festari. FOTO ZORDAN
Marcia a sei zampe con trecento persone e 150 cani. FOTO ZORDANStand e prodotti tipici, dalle mele alle zucche della valle dell’agnoAnche animali alla festa dell’agricoltura di ieri.  FOTO ZORDANI funghi esposti alla mostra micologica a palazzo Festari. FOTO ZORDAN
Marcia a sei zampe con trecento persone e 150 cani. FOTO ZORDANStand e prodotti tipici, dalle mele alle zucche della valle dell’agnoAnche animali alla festa dell’agricoltura di ieri. FOTO ZORDANI funghi esposti alla mostra micologica a palazzo Festari. FOTO ZORDAN

Basta una festa in piazza, una buona organizzazione e la costanza tipica del mondo contadino per rilanciare l’agricoltura ma soprattutto un territorio come la Valle dell’Agno che capace di offrire molto nel campo dell’agro alimentare. E così ieri in piazza si sono visti frutti della stagione: mele, zucche, tartufi e tanti altri prodotti della terra vicentina, come formaggi, salumi, miele, pane e dolci cotti in forno a legna sono stati i protagonisti di “Agricoltura in piazza”, la due giorni incentrata su quanto offre la terra e sulle tradizioni legate al mondo agricolo locale proposta da Comune e da ProValdagno, ormai diventato appuntamento fisso di inizio autunno.

Numerosi e variegati gli stand disposti lungo corso Italia fino a piazza del Campanile (da segnalare anche la presenza di tre “ciuchini” di Castelvecchio), con la piacevole constatazione che dietro ai banchi c’erano tanti giovani, segno di una riscoperta del mondo agricolo anche da parte delle nuove leve e quindi di nuovi custodi del patrimonio agro-silvo-pastorale in un territorio che ne sentiva il bisogno dopo il fenomeno dell’abbandono vissuto nei decenni scorsi. E invece i volti che stavano al di là dei banchi dimostravano che l’attività agricola è diventata nel tempo un settore importante che dà reddito a molti giovani che hanno accettato di mettersi in gioco come fecero i loro padri.

Nel corso della giornata, in mattinata disturbata da una fine pioggerellina che però non ha scoraggiato i visitatori, una serie di attrazioni hanno fatto da corollario alla manifestazione. A partire dalla mostra micologica ospitata sotto il porticato di Palazzo Festari e quella fotografica di Michela Campanaro allestita in galleria dei Nani, e dall’esibizione del gruppo "El canfin" che ha proposto balli folcloristici. In piazza c’è stata anche la possibilità di fare shopping con l’apertura domenicale dei negozi del centro. Slegata ma in contemporanea, da segnalare anche la “marcia a sei zampe” partita in mattinata dal Parco Favorita organizzata dall’Enpa. Oltre 150 i cani radunatisi a partire dalle 9.30, dei quali una trentina provenienti dal canile di Arzignano pronti per l’adizione (erano distinguibili per la bandana bianca legata al colo accompagnati dai volontari),con al seguito circa 300 accompagnatori che non si sono fatto intimorire dalla pioggia: unica variazione al programma, causa condizioni meteorologiche non favorevoli, l’accorciamento del percorso. Una volta tagliato il traguardo estrazione della ricca sottoscrizione a premi.

Giorgio Zordan

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