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Nuovo asfalto con il Giro «Solo ora per la gara»

Operai al lavoro al Passo Zovo dove passerà il Giro under 23. MOLINARI
Operai al lavoro al Passo Zovo dove passerà il Giro under 23. MOLINARI
Operai al lavoro al Passo Zovo dove passerà il Giro under 23. MOLINARI
Operai al lavoro al Passo Zovo dove passerà il Giro under 23. MOLINARI

Passa il Giro e arrivano le betoniere. A puntare il dito sugli interventi di asfaltatura che hanno interessato la provinciale che collega la frazione di Novale al passo Zovo è il capogruppo della Lega nord Marco Randon: «Giovedì transiterà per quella strada il Giro d’Italia under 23 e il caso vuole che si sia corsi ai ripari asfaltando una strada colabrodo». L’amministratore unico di Vi.abilità, società partecipata della Provincia che si occupa della manutenzione della rete stradale, nega che i lavori siano legati al passaggio della gara: «È una coincidenza». Che sia una fatalità o che veramente siano state messe le mani avanti per riempire buche e dissesti che avrebbero potuto diventare pericolose insidie per le due ruote a pedali, in questo modo si eviterà che il tratto del passo dello Zovo si trasformi in un nuovo “caso Roma”. Il fatto certo è che giovedì i ciclisti delle “Giovani promesse” scenderanno da Recoaro Terme e attraverso Novale saliranno al passo Zovo per quei cinque chilometri nel mirino di Randon, per scendere a Schio nella settima tappa del Giro. Un altro dato certo è che le squadre della Provincia sono state al lavoro su quella che ormai è nota come la “strada dei rattoppi”. «L’ultimo intervento importante è stato realizzato la scorsa estate. Con una spesa di 70 mila euro è stata messa in sicurezza la frana che stava facendo crollare il quarto tornante. Poi il nulla, nonostante la situazione continui a peggiorare e il pericolo di smottamenti sia all’ordine del giorno. Il tratto in cui sono oggi intervenuti era veramente in condizioni precarie. Probabilmente è stato segnalato durante i sopralluoghi che effettua lo staff di gara prima della competizione. L’ultima vera asfaltatura che io ricordi è stata per il Giro d’Italia del 1998». Randon, che della sicurezza di chi è costretto tutti i giorni a passare per la Sp45 ha fatto una battaglia che porta avanti da anni, vede un’unica soluzione all’orizzonte: «A questo punto spero che le gare ciclistiche nazionali passino più spesso così prima o poi riusciremo a vederla sistemata tutta. E se per un rally una strada può essere anche sterrata, mi auguro si organizzino competizioni sportive che richiedono un manto stradale in buono stato per la sicurezza degli atleti». «Si tratta di rappezzi per ripristinare lo stato di usura di alcuni tratti - replica l’amministratore unico Cinzia Garetta -. Sono interventi di ordinaria manutenzione, visto che la strada in questione non è compresa nel programma di asfaltature stilato dalla Provincia lo scorso anno. A noi non era giunta notizia del Giro e i lavori fatti in questi giorni sono probabilmente il risultato della segnalazione del capo dell’area ovest che, con sorveglianti e assistenti, monitora la situazione. Per tirare a biliardo i 1.200 chilometri di competenza di Vi.abilità servirebbero milioni di euro e, sicuramente, in quegli stessi giorni anche in altre zone della provincia c’erano squadre al lavoro soprattutto perché le piogge hanno peggiorato lo stato del manto stradale ovunque». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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