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Nella lite con i camperisti il Comune arretra e paga

Il posteggio di via Pedescala al centro della polemica.   VE.MO.
Il posteggio di via Pedescala al centro della polemica. VE.MO.
Il posteggio di via Pedescala al centro della polemica.   VE.MO.
Il posteggio di via Pedescala al centro della polemica. VE.MO.

Veronica Molinari Il Comune evita il Tar e sborsa 3 mila 100 euro per risolvere la vicenda camperisti. «Su richiesta dell’Associazione nazionale coordinamento camperisti abbiamo valutato di arrivare a una risoluzione fuori dalle aule del tribunale -spiega il sindaco Giancarlo Acerbi- In una controversia ci sono sempre la possibilità di vincere o perdere e su consiglio del nostro legale abbiamo deciso di tutelare i cittadini e sopportare il danno minore». Il ricorso presentato dal Coordinamento camperisti contro il divieto, scattato a giugno, di transito per veicoli di tir, furgoni e camper nel parcheggio di via Pedescala è stato stoppato da un accordo stragiudiziale. Ma già a ottobre l’Amministrazione aveva fatto retromarcia con una nuova ordinanza e una variante urbanistica che prevede la destinazione residenziale dell’area che verrà recintata lasciando solo un piccolo park a nord per i residenti e i commercianti, con disco orario. E Valdagno era finita nella lista nera dei comuni anti camper dell’associazione nazionale. «Siamo preoccupati quando un Comune butta via i soldi dei cittadini che potrebbero invece essere impiegati nel sociale -spiega Pierluigi Ciolli, addetto al settore tecnico-giuridico dell’associazione - Di fronte ad un atto palesemente illegittimo hanno fatto perdere tempo a noi, ma cosa ben più grave alla pubblica amministrazione, ovvero agli uffici comunali e al Tribunale regionale. Non sappiamo se sia stata una scelta della parte politica, ma se fosse stata una decisione portata avanti dal dirigente di settore servirebbe un provvedimento disciplinare. Tutta la vicenda ha fatto felici solo gli avvocati». Ma Acerbi non ci sta e ribatte: «Tengo a sottolineare che con le due associazioni locali di camperisti abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e in questa vicenda ci hanno sostenuto e dato ragione. Qui si sta dimenticando che non c’è stata una sentenza quindi l’associazione in questione non può sapere se avrebbe vinto o perso la causa. La scelta è stata fatta per non spendere ulteriori soldi, ma non sta nè in cielo nè in terra l’ipotesi della sanzione disciplinare». Dunque la firma per l’accordo è stata messa con una spesa di circa 3 mila euro che comprende le spese dei due avvocati e il rimborso del contributo unificato sostenuto dall’associazione in sede di presentazione di ricorso. «Noi siamo sempre pronti a fornire consulenze tecniche e giuridiche quando emergono criticità -conclude Ciolli- A disposizione dei Comuni, comunque, c’è anche il Ministero dei trasporti e infrastrutture». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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