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Valdagno

Masso pericolante
di 30 tonnellate
incombe sulla contrà

Allerta nel quartiere tra Valdagno e Cornedo: il Comune ordina la messa in sicurezza
Il masso di 30 tonnellate che incombe sulla contrada
Il masso di 30 tonnellate che incombe sulla contrada
Il masso di 30 tonnellate che incombe sulla contrada
Il masso di 30 tonnellate che incombe sulla contrada

VALDAGNO. Un masso calcareo di 30 tonnellate, alto sei metri e largo tre, si sta staccando dall'apice di un pendio, all'interno della proprietà di una ditta che gestisce una cava, in località Grolla, e incombe sulle teste dei residenti di contrada Tommasoni. Un episodio che fa precipitare le preoccupazioni degli abitanti circa l'impatto delle lavorazioni sulla tenuta del colle, secondo quanto riportato in una nota dalla società Studio 3A, a cui si sono rivolte una trentina di famiglie della contrada per farsi tutelare rispetto alle problematiche arrecate dalla cava.

Ad accorgersi e a segnalare il grave problema sarebbero stati, la scorsa settimana, gli stessi operatori della cava Faba Marmi. L'8 novembre i tecnici dell'ufficio Cave e Miniere della Provincia di Vicenza hanno effettuato un sopralluogo, accertando «la presenza di un masso calcareo fessurato e con appoggio alla base su colonna rocciosa in disgregazione», e disponendone la messa in sicurezza con ordine di immediata attuazione. Informato dell'emergenza, il Comune di Valdagno, nel cui territorio ricade il masso, proprio ai confini con quello di Cornedo Vicentino, martedì sera 14 novembre ha avvisato alcuni residenti e mercoledì ha pubblicato l'ordinanza che impone al titolare della ditta «di adottare tutti i provvedimenti necessari per la messa in sicurezza dell'abitato sottostante di contrada Tommasoni».

Sempre mercoledì una rappresentanza dei residenti ha richiesto con urgenza un confronto con la ditta che gestisce la cava per capire l'entità della situazione. Tutto il quartiere lamenta fessurazioni nelle pareti delle abitazioni, i rumori, le polveri e, soprattutto, teme sempre di più per crolli e smottamenti della collina. Dalla Faba Marmi ostentano tranquillità. L'attività di cava non c'entrerebbe nulla con il distacco del masso. Assicurano, inoltre, che la ditta a cui verrà affidata l'esecuzione della messa in sicurezza, provvederà anche a una nuova verifica sul versante.

 

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